Trump, bocciato ricorso alla Corte Suprema: tafferugli in piazza

Il presidente Donald Trump non ammette la sconfitta, bocciato ricorso alla Corte Suprema: tafferugli in piazza a Washington.

(OLIVIER DOULIERY/AFP via Getty Images)

Donald Trump ha reagito con rabbia dopo che la Corte Suprema ha respinto rapidamente un ricorso del Texas che cercava di rendere nulli i risultati delle votazioni in quattro Stati. La decisione della corte avvenuta ieri assegna a Trump un probabile colpo fatale nei suoi tentativi a lungo raggio di minare le elezioni e farle ribaltare a suo favore.

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Ma a quanto pare non è ancora finita. Infatti, il presidente uscente ha dalla sua un folto nucleo di manifestanti che appoggiano con le proteste la battaglia legale. Il presidente e i suoi alleati continuano ad accusare gli stati in cui ha perso per poco di aver commesso frodi elettorali di massa.

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Il ricorso di Donald Trump bocciato scatena le proteste

Donald Trump
(JIM WATSON/AFP via Getty Images)

Tutto questo nonostante non abbiano fornito prove e non ci sia fondamento finora alle loro affermazioni. Il team legale di Trump, insomma, non sembra arrendersi e oggi a Washington una vasta schiera di sostenitori del presidente uscente protestano contro la Corte Suprema. La cosiddetta “marcia per Trump” è partita da Capitol Hill, sede del Congresso. A un certo punto, le proteste sono diventate più veementi.

Si sono così trasformate in veri e propri tafferugli, con al momento una manciata di persone ferite. Il presidente uscente appoggia la protesta e su Twitter scrive: “Wow! Migliaia di persone si stanno riversando per le strade di Washington per stoppare il furto delle elezioni”. Lunedì sarà poi formalizzata l’elezione di Joe Biden. Intanto Trump ha chiesto il licenziamento del procuratore generale Bill Barr per le notizie secondo le quali non avrebbe condotto indagini pubbliche sul figlio di Joe Biden, Hunter.

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