Pensioni 2021: tutte le novità previste dalla Legge di Bilancio per il prossimo anno

Il 2020 si accinge alla conclusione e i pensionati vogliono sapere cosa cambierà nel 2021: tutte le novità sulle pensioni nella Legge di Bilancio.

Come succede sempre alla fine di un anno, le notizie sulle pensioni viaggiano incontrollate. Sono numerosi i siti che riportano le voci che girano in questo periodo sui cambiamenti previsti con la Legge di Bilancio 2021. La prima cosa che bisogna chiarire è che la Manovra 2021 non è ancora definitiva, dunque è possibile che ci siano delle piccole variazioni, tuttavia il corpus principale della regolamentazione appare deciso.

Ciò che è emerso dalla bozza della Legge di Bilancio 2021 è che per le pensioni non è cambiato quasi nulla. Per quanto riguarda l’anzianità lavorativa e gli scivoli pensionistici, tutto è rimasto uguale al 2020: la soglia d’età prevista per ottenere la pensione di anzianità è rimasta la stessa dello scorso anno (67 anni e 20 di contributi) e le possibilità di ottenere un pensionamento anticipato sono legate alle medesime opzioni. Il governo ha infatti confermato Opzione Donna, Ape Sociale e Quota 100 senza ritoccarne i requisiti d’accesso.

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Pensioni 2021: adeguamento assegni e part time verticale

Purtroppo per i pensionati rimane invariata anche la cifra delle pensioni. Da anni si attende che il governo accetti un adeguamento delle pensioni al caro vita, ma la riforma è stata posticipata al 2023. La buona notizia è che in questo 2020 non è stato registrato un ulteriore aumento del costo della vita, il che permette ai pensionati di non subire un peggioramento delle condizioni economiche per il prossimo anno.

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L’unica variazione sostanziale sul prossimo anno riguarda i lavoratori che hanno contratti part-time verticale ciclico: ovvero coloro che hanno un contratto solo per un periodo dell’anno che si rinnova ogni anno. Tra gli altri, fanno parte di questa categoria i lavoratori stagionali. La Legge di Bilancio prevede che gli anni di lavoro part-time vengano riconosciuti come integrali ai fini pensionistici.

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Per quanto riguarda, infine, i calendari delle pensioni, tutto rimarrà invariato almeno per il mese di gennaio. Causa l’emergenza sanitaria, infatti, i giorni in cui andare a ritirare la pensione saranno suddivisi in base all’ordine alfabetico. L’inps sta lavorando inoltre con le Poste per evitare che si ripetano i disagi dei mesi precedenti: alcuni pensionati non hanno potuto ritirare tutta la pensione a causa della mancanza di contante alle filiali.

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