Iran, l’influencer “Angelina Jolie Zombie” condannata a 10 anni di carcere

Sahar Tabar, alias “Angelina Jolie Zombie”, era stata accusata di blasfemia, incitamento alla violenza, guadagno con mezzi inappropriati e incoraggiamento ai giovani alla corruzione. 

La star iraniana di Instagram “Angelina Jolie Zombie” è stata condannata a dieci anni di carcere. A renderlo noto è stato il suo avvocato, un anno dopo l’arresto per le sue attività sui social media. Sahar Tabar, 19 anni, all’anagrafe Fatemeh Khishvand, di Teheran, era balzata alla ribalta dopo aver pubblicato le immagini del suo viso spaventosamente magro. Le sue immagini, che la facevano sembrare una sosia di Angelina Jolie, hanno attirato qualcosa come 486.000 follower.

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Una punizione di ferro per “Angelina Jolie Zombie”

Il 5 ottobre 2019 Sahar era stata arrestata in Iran, insieme ad altre tre influencer di Instagram. Pochi giorni fa è arrivata la definitiva condanna per “promozione della corruzione pubblica”. La sua colpa? Aver usato trucco e Photoshop per diventare una Angelina Jolie “zombie”. Sua madre piange ogni giorno e si batte per ottenere la liberazione della figlia innocente, e come tanti altri spera in un intervento diretto della “vera” Angelina Jolie per salvarla.

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Le accuse contro Tabar includevano inizialmente blasfemia, incitamento alla violenza, guadagni con mezzi inappropriati e incoraggiamento ai giovani alla corruzione. È stata detenuta per ordine del tribunale di Teheran che si occupa di “crimini culturali e corruzione sociale e morale”. “Ogni volta che pubblico una foto, dipingo il mio viso in modo sempre più divertente – ha detto la diretta interessata -. È un modo di esprimersi, una sorta di arte. I miei fan sanno che questa non è la mia vera faccia”. Ma il gesto di clemenza in cui sperava non è arrivato.

EDS

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