Caos pensioni, manca il contante alle Poste: “Inaccettabile”

Alcuni pensionati hanno ricevuto solo una parte delle loro pensioni a causa dell’assenza di contante agli sportelli, i sindacati protestano.

Il 2020 è stato un anno particolarmente difficile per i pensionati. L’esplosione della pandemia da Covid-19 ne ha infatti limitato i movimenti, gli ha impedito di vedere figli e nipoti per buona parte dell’anno e li ha fatti vivere con il terrore di un contagio. Proprio gli anziani, infatti, sono le persone a maggiore rischio morte per la contrazione del virus Sars-Cov-2. Senza contare il dramma vissuto da chi si è visto portare via il coniuge proprio da questa dannata malattia.

Come se questa pensate situazione non bastasse, pare che in Puglia i pensionati debbano fare i conti anche con i ritardi delle pensioni. A denunciare questo problema è stato il Quotidiano di Puglia, nel quale si legge di come molti pensionati siano stati costretti a tornare più volte alle Poste per poter ricevere l’intero importo dell’assegno pensionistico. Un disagio che in alcuni casi pare duri dallo scorso agosto e contro il quale stanno lottando i sindacati di categoria.

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Caos pensioni in Puglia, anziani costretti a prendere solo un acconto

I sindacati di categoria hanno già inviato una lettera congiunta al direttore provinciale di Poste Italiane per una convocazione d’urgenza durante la quale discutere della problematica e chiedere una risoluzione per una situazione che viene definita “Inaccettabile”. Specie perché colpisce duramente una fascia di popolazione fragile e già molto esposta economicamente.

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A spiegare meglio la situazione ci ha pensato Fernando Cosi: “In poche parole, l’Istituto Cosmopol che svolge il servizio di approvvigionamento, per ragioni interne e forse dovute alla pandemia, ha ridotto a tre il numero di giorni di consegna del contante negli uffici postali, diversamente da quanto accadeva prima del coronavirus quando i portavalori rifornivano gli uffici postali tutti i giorni. Pertanto, oggi è ben comprensibile come le forniture subiscano dei ritardi che, inevitabilmente, si ripercuotono sull’utenza generando notevoli disagi”.

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