Alessandro Borghese indagato, lo chef spiega: “Fregato da un parente”

Da Alessandro Borghese arriva la spiegazione in relazione alla vicenda che lo vuole indagato assieme a sua moglie: “Io raggirato”.

Alessandro Borghese indagato
Chef Alessandro Borghese indagato per false fatturazioni la sua versione Foto dal web

Guai per Alessandro Borghese, che deve fare i conti con una ipotesi di reato da parte della Procura di Milano. Il noto chef e volto televisivo è indagato per false fatturazioni assieme a sua moglie, Vilma Oliverio. Ma è lo stesso Borghese a raccontare la vicenda nel corso di una intervista concessa al Corriere della Sera. Secondo la sua verità, lo chef sarebbe stato raggirato da un individuo del quale si fidava ciecamente.

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“Praticamente era uno di famiglia, non l’avrei mai creduto possibile”. Il figlio di Barbara Bouchet fa sapere che questo individuo, che era diventato il suo commercialista dal 2009 in avanti, era impiegato in un grosso studio di Milano. A lui chef Alessandro Borghese si era affidato sin dal primo giorno in cui aveva fondato la sua società. “Sul serio mi fidavo di lui, curava i miei bonifici. Io di questa roba non capisco niente e non ho mai controllato cosa facesse”. Poi il 44enne rinomato cuoco dice anche che questo suo collaboratore contabile percepiva 5mila euro ogni mese.

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Alessandro Borghese, lui spiega perché è indagato: “Ma io sono parte lesa”

Nonostante fosse una bella cifra, Borghese svela anche di avere notato che tale individuo conduceva uno stile di vita più opulento anche rispetto ai suoi pur ingenti guadagni. Alla fine chef Borghese ha capito tutto nel corso dello scorso lockdown, quando tanti impegni che gli occupavano le giornate sono venuti meno. Allora aveva avuto più tempo a disposizione per esaminare le prime stranezze notate. “Non l’ho denunciato ma gli ho chiesto spiegazioni di persona.

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È finita con lui in lacrime che si era detto pronto a restituirmi 200mila euro sottratti. Gli ho fatto firmare una cambiale e ho ottenuto tutto quanto poco fa dopo che lui ha venduto un immobile di sua proprietà”. Ora però c’è questa antipatica inchiesta, che comunque non preoccupa lo chef, convinto in tutto e per tutto di essere innocente. Le Fiamme Gialle hanno perquisito la sua abitazione alla ricerca di documenti che lui e la moglie non hanno mai avuti. “Io e mia moglie siamo brave persone”.

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