Vitamina D, che cos’è: perché ne abbiamo bisogno per stare meglio

La vitamina D è fondamentale per garantire il benessere del nostro organismo. Purtroppo, però, 8 italiani su 10 soffrono di una carenza.

La vitamina D è uno dei componenti essenziali per stare bene fisicamente. La sua fonte principale è la luce solare, ecco perché spesso viene chiamata la vitamina del sole. Oggi è possibile assumerla anche grazie agli integratori e, in piccole dosi, da alcuni alimenti.

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La vitamina D è importante per il benessere dell’organismo e per garantirsi ossa sane e forti. Non solo, svolge un ruolo importante anche per il funzionamento di muscoli, cuore, polmoni e cervello e aiuta per contrastare le infezioni. Il legame con le ossa si è scoperto anni fa, quando i medici hanno compreso come l’esposizione alla luce solare o l’assunzione di olio di fegato di merluzzo aiutassero a prevenire il rachitismo nei bambini. Questa vitamina si distingue dalle altre in quanto, grazie al sole, il corpo sintetizza la sintetizza attraverso la pelle e la riproduce, ma non riesce a fare lo stesso con le altre. Ad esempio, si ottiene la vitamina B o C soltanto mangiando frutta e verdura. Quando il corpo ottiene la vitamina D, la trasforma in un ormone, chiamato calcitriolo.

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La vitamina D, cosa causa la carenza di questo nutriente

La vitamina D aiuta il sistema immunitario a combattere le infezioni e agisce favorendo, tra le tante cose, la funzione muscolare, quella cardiovascolare, la funzione respiratoria e lo sviluppo del cervello. Molte ricerche, inoltre, hanno appurato che questa sostanza influisce nella prevenzione del cancro e dell’influenza stagionale, ma riduce anche il rischio di sclerosi multipla e di malattie cardiache.

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Se il corpo è carente di vitamina D, secondo vari studi, si ritiene che si possano sviluppare malattie anche gravi. Il problema è molto frequente, infatti è stimato che la carenza di questa vitamina riguarda 8 italiani su 10, soprattutto bambini e adolescenti, over 55 e donne in menopausa. Si consiglia nei mesi caldi l’esposizione al sole e, durante i mesi freddi, una dieta ricca di alimenti che contengano la vitamina D. Tra questi i prodotti ittici rappresentano il 38% dell’apporto totale di questo nutriente. L’alimento top è considerato il tonno in scatola, secondo solo alle aringhe.

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