Maddalena Cucchiara, chi è la giudice popolare del Maxiprocesso di Palermo

Maddalena Cucchiara era una semplice casalinga quando da un giorno all’altro si è ritrovata catapultata al centro del maxi Processo di Palermo. Una delle pagine più importanti e controverse della cronaca politica e giudiziaria del nostro Paese. Ripercorriamo la sua storia e le sensazioni che provò in quel complicato periodo.

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L’identikit di Maddalena Cucchiara

Un ormai lontanissimo giorno di fine 1985 Maddalena Cucchiara ricevette una telefonata dal palazzo di giustizia: “Signora, è stata selezionata per far parte della giuria popolare del maxiprocesso. L’aspettiamo”. Dopo la sorpresa e le preoccupazioni iniziali, accettò con altre due donne di far parte della corte d’assise. Una grande responsabilità, ma anche un’eccezionale occasione per servire il proprio paese e onorare il principio di giustizia.

“Non mi aspettavo davvero di dover vivere un’esperienza simile – ha raccontato Maddalena Cucchiara in una recente intervista – finimmo pure sotto scorta, ciò significava essere limitata nella mia libertà, ma era da mettere in conto anche questo”. Il fine giustificava senz’altro il sacrificio. Il processo nella grande aula bunker dell’Ucciardone, iniziato il 10 febbraio 1986, proiettò una persona “normale” come lei in una vera e propria trincea. Non fu semplice, tutt’altro, ma ne è valsa sicuramente la pena. Al termine di quelle 349 udienze, il 16 dicembre 1987 arrivarono 346 condanne, 19 ergastoli, ma anche 114 assoluzioni. Il resto è storia, nel bene e nel male.

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