Dpcm, ritorno a scuola: il governo ha deciso per il 7 gennaio

Nel Dpcm verrà sancita la decisione di far continuare con la Dad licei e istituti tecnici, il ritorno a scuola è posticipato al 7 gennaio.

In questi mesi il governo Conte si è battuto molto per la necessità di continuare la didattica in presenza. Fino al Dpcm del 4 novembre, infatti, il Ministero dell’Istruzione ha spinto affinché gli studenti potessero continuare ad andare a scuola. Purtroppo l’aumento costante di casi ed il parere del Cts hanno costretto l’esecutivo a prendere la decisione di far continuare le lezioni da casa.

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A quasi un mese di distanza dalla decisione di chiudere licei e scuole medie (ad eccezione della prima media), il governo, su spinta del Ministra Azzolina e del M5S, ha proposto ai capigruppo di governo e ai governatori delle regioni l’ipotesi di una riapertura delle scuole già a partire dal prossimo 9 dicembre. La proposta è stata accolta con scetticismo, soprattutto perché i dati mostrano che l’affollamento che si crea nei mezzi di trasporto con le scuole aperte è uno dei maggiori veicoli di diffusione del virus.

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Ritorno a scuola: il governo decide per gennaio

Dopo un lungo confronto si è deciso che il ritorno a scuola a dicembre non ci sarà. Nel prossimo Dpcm verrà dunque sancito per la didattica a distanza per licei e istituti tecnici continuerà per un altro mese. Il ritorno in aula degli studenti, dunque, verrà posticipato alla fine delle vacanze natalizie e dunque al prossimo 7 gennaio. Nonostante le rassicurazioni della Ministra dell’Istruzione, convinta che si possa ripartire con la didattica in presenza anche da subito, le Regioni sono restie a questa soluzione.

Accogliendo la perplessità delle Regioni e accettando una ripartenza della scuola posticipata a gennaio, il governo ha chiesto ai governatori cos’è che frena il ritorno in aula. Comprendere se le problematiche sono soprattutto riguardo i trasporti o magari il personale scolastico, sarà necessario per ripartire una volta per tutte. Altrimenti si rischia di riprendere a gennaio con gli stessi problemi e dover ricorrere nuovamente alla didattica a distanza dopo qualche settimana.

(Diana Bagnoli/Getty Images)
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