Natale 2020, prete si ribella: “Dirò la messa a mezzanotte”

C’è un sacerdote ‘disobbediente’ nonostante il Vaticano appoggi le norme anti virus emesse dal Governo: “A Natale 2020 niente messa anticipata”.

Natale 2020 messa
Qualche prete si ribella alla messa di Natale 2020 anticipata Foto dal web

A Natale 2020 non ci saranno le messi per celebrare la nascita di Gesù Bambino a mezzanotte, come da tradizione. Le circostanze attuali, fortemente condizionate dalla pandemia in atto da mesi in Italia e nel mondo, faranno si che viga il coprifuoco notturno come da inizio novembre a questa parte. E non ci saranno eccezioni, neppure a Natale 2020 o sei notti dopo, per il Capodanno.

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In ogni circostanza bisognerà tornare a casa entro le ore 22:00 e restarvi fino alle ore 05:00 del giorno successivo. Faranno salve rispetto a tali disposizioni le situazioni nelle quali gli spostamenti siano motivati da imprescindibili motivazioni di lavoro, studio o salute. Ma a dire la messa di Natale 2020 prima di mezzanotte non ci sta affatto un prete. Si tratta di don Alfredo Morselli, titolare della parrocchia di San Benedetto di Querceto. Si tratta di un piccolo centro abitato dell’Emilia che fa fa frazione al Comune di Monterenzio, in provincia di Bologna. Il sacerdote, non senza un certo qual tono di sfida, ha affermato al quotidiano ‘La Verità’ che non recederà dal proprio proposito di celebrare la messa allo scoccare del prossimo 25 dicembre.

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Natale 2020, per il Vaticano nessun problema ad anticipare la messa di mezzanotte

Ambienti di opposizione e quindi ampiamente antigovernativi stanno esaltando le parole di don Morselli. Ma in gioco c’è la sicurezza delle persone. Ed i provvedimenti intrapresi da novembre hanno portato ad una flessione, seppur leggera, dei casi quotidiani di contagio. Una cosa comprovata anche dai dati comunicati dalle varie regioni e dal lavoro svolto dal Comitato tecnico scientifico. Il Governo non ha ancora preso una decisione ufficiale in merito a quelle che saranno le modalità su come fare svolgere le funzioni religiose del Natale. Il Vaticano però ha espresso totale disponibilità nel favorire il lavoro di Palazzo Chigi e del Cts. La salute dei cittadini viene prima di tutto. E del resto molti altri parroci in tutta Italia hanno affermato che l’orario non rappresenta affatto una problematica. Il caso di don Morselli resta insomma alquanto isolato.

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