Si dimette József Szájer, l’europarlamentare omofobo beccato in un’orgia gay

Si dimette József Szájer: l’europarlamentare di estrema destra beccato in un’orgia gay lo scorso venerdì

ungheria gaypride
La sfilata del gay pride di Budapest

József Szájer, europarlamentare e importante membro di Fidesz, il partito di estrema destra ungherese del Primo Ministro Orban, è stato beccato lo scorso venerdì in un’orgia gay a Bruxelles. Gli agenti belgi sono intervenuti perché la festa privata, tenuta in un bar del centro, violava le norme anti-covid.

Cosa è avvenuto quella notte: orgia gay e droga

La police, dopo aver ricevuto una segnalazione dai vicini, era intervenuta la notte di venerdì 27 alle 21.30 in un bar in pieno centro a Bruxelles. Ben 25 le persone identificate, fra cui un eurodeputato e due in possesso del passaporto diplomatico. La procura di Bruxelles ha dichiarato che un uomo, in particolare, sarebbe stato fermato dagli agenti mentre cercava di fuggire. L’uomo in questione aveva le mani insanguinate e cercava di levare la corda, calandosi letteralmente da una grondaia.

József Szájer, colto in fragrante dalla polizia mentre cercava di darsela a gambe e con addosso della droga, si sarebbe prontamente identificato. In seguito, avrebbe mostrato il passaporto diplomatico e si sarebbe subito avvalso della sua immunità parlamentare, coinvolgendo così anche il Ministero degli Affari Esteri.

L‘europarlamentare contro le restrizioni anticovid

E’ interessante notare che il Bruxelles Times ha definito la festa come un’orgia i cui partecipanti erano 25 uomini. L’europarlamentare che ha fatto dell’omofobia il suo cavallo di battaglia, una volta pubblica la notizia, ha deciso di dimettersi e ha chiesto scusa al suo partito e alla sua famiglia.

Da settimane, in Belgio, vige un drastico coprifuoco imposto dal governo per ridurre la diffusione del coronavirus. Tutto il mondo rispetta le norme nazionali e le restrizioni  imposte dai governi per arginare il Covid-19. Eppure ancora c’è chi si beffa del coronavirus. E se gli altri partecipanti sono stati multati per aver violato le norme belga ed internazionali, Szájer dovrà far i conti con la legge, ma soprattutto con se stesso.

A cura di Chiara Scrimieri

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