Dpcm Natale, via il 4 dicembre: tutta Italia gialla ma restano le limitazioni

Il Dpcm Natale di prossimo annuncio confermerà le restrizioni in vigore già da inizio novembre ma ci sarà anche qualche variazione.

Dpcm Natale 2020 restrizioni
Cosa conterrà il Dpcm Natale 2020 di inizio dicembre Foto dal web

Arriva la conferma, nel prossimo Dpcm Natale 2020, di come continuerà ancora ad esserci il coprifuoco notturno per ogni giorno e senza alcuna eccezione. Anche a Natale e Capodanno vige quindi l’obbligo di rientrare a casa alle ore 22:00 e di restare all’interno delle mura domestiche fino alle ore 05:00 del mattino successivo.

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Inoltre rimarranno chiusi i bar ed i ristoranti nelle zone gialle a partire dalle ore 18:00 con cadenza quotidiana, come è sempre stato nel corso del mese di novembre. L’ufficialità si avrà nel giro di 48 ore ma sostanzialmente rimarranno le stesse norme introdotte un mese fa. Con la differenza che, per le festività di fine anno, tutta Italia dovrebbe risultare zona gialla. Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, ha avuto un incontro in videoconferenza con le Regioni. Il meeting a distanza è servito ad informare i vari governatori di quello che sarà il Dpcm Natale che verrà presumibilmente annunciato il prossimo 3 dicembre. La sua entrata in vigore dovrebbe avvenire poi il giorno 4.

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Dpcm Natale, presto tutta Italia gialla ma rimane suddivisione in zone

Sarà sempre fondamentale ridurre al massimo la mobilità, allo scopo di evitare la formazione di assembramenti. Ci si potrà muovere solamente per esigenze legate a lavoro, studio o salute. Ma non è possibile cambiare regione e non verranno concesse deroghe, come confermato dallo stesso ministro Boccia. “Dobbiamo fare tutto quanto è in nostro potere per evitare la terza ondata”. Una circostanza data come assai possibile, visto anche il permanere della stagione fredda almeno fino a marzo. Un periodo nel quale si intensifica la diffusione di agenti virali. Anche il Ministero della Salute ha preso parte all’incontro, con il titolare del dicastero, Roberto Speranza, che avrebbe riconfermato il sistema della divisione per zone di rischio. Ma tutta Italia potrebbe diventare comunque gialla entro Natale.

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