Coronavirus, Conte precisa: “Possibili zone diverse in stessa Regione”

Chiarimenti sul DPCM Coronavirus, il premier Giuseppe Conte precisa: “Possibili zone diverse in stessa Regione”.

(VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

“Sulla base di dati oggettivi, su richiesta del presidente della Regione”, c’è la possibilità di differenziare all’interno delle stesse Regioni, province più a rischio di altre: lo ha spiegato poco fa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il premier ha precisato che tale opportunità è espressamente prevista nel DPCM.

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Quindi ha evidenziato: “Renderemo più chiari e trasparenti i parametri ma questo non diventi confusione”. In sostanza, già da quando è stato varato il DPCM del 3 novembre, e che resterà in vigore fino ai primi di dicembre, si possono differenziare nella stessa Regione “le aree più critiche da quelle con un livello inferiore e che non meritano una penalizzazione”.

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Zone diverse nella stessa Regione: Conte precisa su DPCM Coronavirus

In questi giorni, diverse province e amministrazioni locali hanno fatto il punto sulla questione: ad esempio, in Campania, le province di Caserta e Napoli sono più a rischio rispetto ad altre e lo stesso sta accadendo tra Nord e Sud della Puglia. Per tale ragione, in molti si sono rivolti al governo e la risposta data dal premier Conte scioglie i dubbi in merito, chiarendo quella che è appunto una questione focale per diverse amministazioni locali.

L’obiettivo del governo e del comitato tecnico-scientifico è quello di riportare l’indice sotto 1. Solo in quel caso, infatti, la diffusione del contagio può dirsi sotto controllo. La differenziazione tra aree territoriali va in questa direzione: attuare misure più drastiche dove l’indice di contagio è più alto, infatti, dovrebbe permettere tamponare le situazioni di emergenza e farlo abbassare più rapidamente.

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