Mihajlovic | ‘Paura della malattia | non rinnego la Tigre Arkan’

Parla Sinisa Mihajlovic. L’allenatore del Bologna affronta diverse tematiche molto delicate, dalla malattia ad altro, che hanno riguardato la sua vita fino ad oggi.

Mihajlovic malattia leucemia Arkan
SInisa Mihajlovic malattia leucemia Arkan Foto dal web

Nel corso di una intervista Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, tocca diversi argomenti. Ai taccuini del Corriere della Sera, il 51enne ex difensore di Roma, Lazio, Inter e Sampdoria ha parlato di quanto vissuto in passato nella guerra in ex Jugoslavia fino ai giorni attuali, con la leucemia ed il Covid che lo avevano colpito. Una doppia malattia tenuta per fortuna a bada.

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Mihajlovic ha realizzato una sua autobiografia ufficiale dal titolo ‘La Partita della Vita’. In cui pone l’accento su come, a volte, le persone che si ammalano vivono la situazione come se fosse una cosa della quale doversi colpevolizzare. Invece non è così. “Ed io non sono un supereroe. Facevo il coraggioso dopo la scoperta della leucemia nel mio organismo, ma solo perché avevo paura”. Oggi Sinisa afferma di godersi ogni momento della sua vita, a differenza del passato. Ed anche l’atteggiamento nei confronti dell’esistenza è mutato. Ora lui vede sempre il bicchiere mezzo pieno. “Ma io sono un controverso per natura, uno zingaro di m****, come tante volte mi hanno urlato contro negli stadi”.

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Mihajlovic malattia, ma non solo: quella amicizia con la Tigre Arkan: “Non rinnego niente”

Il tecnico del Bologna fece discutere per la sua controversa amicizia con Željko Ražnatović, ‘la Tigre Arkan’, fondatore e capo dell’omonimo gruppo paramilitare autore di violenze ed assassinii dal 1991 in poi. “Forse fui attratto dal fascino del male, fatto sta che diventammo grandi amici. Non condivido quello che ha fatto, ma non rinnego quel rapporto che è parte della mia vita”. Ražnatović fu assassinato il 15 gennaio 2000 ed i tifosi organizzati della Lazio lo omaggiarono con uno striscione dal testo “Onore alla Tigre Arkan”, che secondo alcuni venne commissionato proprio da Mihajlovic. C’è una cosa che lui non rifarebbe in campo, l’insulto razzista a Patrick Vieira in Lazio-Arsenal del 2000 in Champions League. “Anche se lui mi diede dello zingaro per tutta la gara. Ma nei confronti di noi serbi il razzismo evidentemente non esiste”.

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