Covid, esperti: “Evitare il lockdown? Separiamo i giovani dagli anziani”

Secondo alcuni esperti l’unico modo per evitare un secondo lockdown sarebbe la separazione tra giovani e anziani.

Da qualche giorno a questa parte è ormai chiaro a tutti che se la situazione contagi non dovesse migliorare, presto ci troveremo di fronte ad un nuovo lockdown. La speranza di tutti è che le misure contenute nell’ultimo dpcm siano sufficiente a scongiurarlo, ma il timore è che non siano sufficienti. Guardando ai dati della pandemia, si osserva come la soglia d’età a rischio si è abbassata dai 60 anni di marzo-aprile ai 50 anni di adesso.

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Ancora oggi, dunque, il tasso di mortalità dei più giovani rimane molto basso, specialmente per chi ha un’età inferiore ai 30 anni. Questo non significa che gli under 30 non siano a rischio, ma che le probabilità che la malattia diventi letale sono molto più basse. In considerazione di ciò, i tre esperti Carlo Favero, Andrea Ichino e Aldo Rustichini, propongono sul Foglio una soluzione alla crisi sanitaria e al problema economico generati dalla pandemia. A loro avviso, infatti, per evitare il lockdown basterebbe separare i giovani dagli anziani, laddove per anziani s’intende chi ha dai 50 anni in su.

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Separare giovani e anziani per evitare il lockdown?

Analizzando i dati sui decessi, i tre esperti sottolineano come siano 409 i deceduti di età inferiore ai 50 anni. Dato che si abbassa ulteriormente se si considerano solo gli under 30: sono infatti 19 le vittime con meno di 30 anni. Ma come fare per separare i giovani dagli anziani, specie se questi sono a contatto nello stesso nucleo familiare? Le proposte degli esperti sono cinque.

La prima è di far fare didattica a distanza solo agli insegnanti over 50 e mandare a scuola sia gli insegnanti più giovani che tutti gli studenti. Corse differenziate per giovani e anziani sui mezzi pubblici, ingressi ad orari diversificati in negozi e supermercati e smart working per tutti i lavoratori over 50. Rimane il problema del contatto nei nuclei familiari, ma i tre esperti hanno una soluzione anche per questo: voucher ai giovani per trasferirsi negli alberghi attualmente vuoti e mangiare nei ristoranti.

Sebbene sappiano che tali misure non sono facili da implementare, i tre esperti ritengono che la loro applicazione permetterebbe di evitare un lockdown sanguinoso e allo stesso tempo la tutela dei diritti delle generazioni più giovani.

 

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