Il premier Conte frena su un nuovo lockdown: “Basta danni all’economia”

Coronavirus, il premier Giuseppe Conte frena su un nuovo lockdown: “Basta danni all’economia, avanti con interventi mirati”.

(VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

Nella giornata di oggi, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è intervenuto personalmente al question time alla Camera, rispondendo in particolare su tempi e modalità di erogazione dei contributi a sostegno delle aziende e dei lavoratori. L’ultimo DPCM infatti prevede una sorta di semi lockdown, con diverse attività ferme.

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Oggi però in Aula alla Camera dei Deputati Conte scongiura l’ipotesi di un nuovo lockdown totale, rispetto alla quale ci sono pressioni da più parti. “Preservando la salute pubblica si preserva anche il tessuto produttivo dei cittadini”, sono state le sue parole durante l’intervento a Montecitorio.

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Lockdown Coronavirus: il premier Conte smentisce

(VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

A tal proposito, il premier ha ricordato che l’ultimo DPCM andrebbe proprio in questa direzione, ovvero da un lato sarebbe finalizzato “a preservare la tenuta del sistema sanitario nazionale e dall’altro a scongiurare un lockdown generalizzato che danneggerebbe ancor di più l’economia del Paese”. Ha spiegato che il cosiddetto dl ristori prevede lo stanziamento da 5,4 miliardi di euro e che i risarcimenti a fondo perduto arriveranno con una “erogazione automatica sul conto corrente entro il 15 novembre, entro il 15 dicembre anche per le attività che non avevano richiesto contributi col decreto rilancio”.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha infine ricordato che in Italia siamo in “uno scenario di tipo 3”. Ha quindi citato uno studio dell’Iss, il quale “prevede possibilità di interruzione di alcune attività particolarmente a rischio, anche su base oraria, possibilità di lezioni scaglionate per la scuola, incremento dello smart working per decongestionare i trasporti A tali misure si è attenuto il governo nell’adozione del Dpcm”. Inoltre il Comitato tecnico scientifico ha letto la bozza del DPCM e “ha condiviso i provvedimenti inseriti nel testo”.

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