Serve un lockdown totale con chiusura delle scuole: l’appello di Ricciardi

Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute per l’emergenza Coronavirus, ha spiegato cosa occorre fare per ridurre l’indice di contagio del 24%. 

Ricciardi

Per ridurre l’indice di contagio del 24% “è necessario un lockdown”. Parola di Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute per l’emergenza Coronavirus, che aggiunge; “Un’altra riduzione del 15% si avrebbe con la chiusura delle scuole, un altro 13% con lo smart working generalizzato nel pubblico e nel privato e un 7% con interventi sul trasporto pubblico”. Secondo il noto accademico, l’insieme delle misure elencate “sarebbe efficace in otto giorni”.

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La ricetta di Walter Ricciardi contro il Coronavirus

Le attuali restrizioni secondo Walter Ricciardi non bastano per dare il colpo di grazia al nemico Coronavirus. “La via da seguire – ha detto l’esperto – è quella delineata da una ricerca dell’Università di Edimburgo, pubblicata su Lancet la scorsa settimana: è necessario un altro lockdown”. Il professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica del Sacro Cuore e consigliere del ministro della Salute è intervenuto oggi al webinar “Oltre l’emergenza” che si è svolto oggi in modalità virtuale a Veronafiere, lanciando un severo monito, ma anche qualche segnale di speranza.

“Se abbiniamo gli strumenti tecnologici che abbiamo a misure precauzionali, forse riusciremo ad adottare lockdown più mirati e non passare un inverno così drammatico, ma la situazione è questa – ha continuato Ricciardi -. C’è molta frustrazione tra noi consiglieri ma dobbiamo incalzare positivamente chi prende decisioni importanti”. E ancora: “Sono momento drammatici ovunque ma come scienziati non dobbiamo lasciarci prendere dallo sconforto ma lavorare alle soluzioni: sono sicuro che un giorno riusciremo a tornare ad abbracciarci, a frequentarci”. “Ci sono paesi come Francia e Spagna che sono fuori controllo, ora si può solo mitigare e per farlo – ha ribadito in conclusione – ci vuole un lockdown serio e la chiusura delle scuole”.

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