Francia verso il tracollo: “100mila casi al giorno, 2500 persone in Rianimazione”

In Francia è ancora una volta record di contagi con 52.010 nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore. L’allarme generale è massimo. 

Jean-François Delfraissy è il presidente del Comitato tecnico scientifico. Durante la sua intervista alla radio RTL si è sbilanciato a dare giudizi sulla situazione francese. “Probabilmente ci sono più di 50mila casi al giorno. Il Comitato Scientifico stima piuttosto che si tratti di 100mila casi circa“, queste le sue parole. La situazione è davvero grave: i malati in rianimazione ormai hanno superato i 2.500, stando alle cifre ufficiali.

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Il virus circola in maniera rapida“, aggiunge Delfraissy che suggerisce di attuare misure nel più breve tempo possibile, così da contrastare la salita dei contagi e la diffusione della malattia. Come spesso accade in Italia, anche in Francia gli scienziati avevano da tempo avvertito le autorità sul boom di contagi. I loro moniti sono rimasti pressoché inascoltati, ma gli stessi esperti si stupiscono della brutalità del virus. Questa seconda ondata sembra essere molto più forte rispetto alla prima.

In Francia si fa sempre più vicina l’idea di un lockdown più duro

Con il 51% dei posti occupati nei raparti Covid, il virus sembra avanzare inesorabilmente. Vista la situazione sempre più grave, Marie Le Pen coglie l’occasione per criticare la gestione della pandemia da parte del Governo. Ora si pensa a cosa fare per cercare di contenere la situazione. Un coprifuoco più esteso? Un confinamento per fasce d’età? Sono queste alcune delle ipotesi che si sono fatte largo tra l’opinione pubblica.

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Per Jean-François Delfraissy c’è la reale possibilità che si vada verso un coprifuoco molto esteso così da comprendere anche il week-end e le fasce orarie solitamente più congestionate. Per quanto riguarda invece il confinamento domestico sarà un po’ diverso da quello di marzo. Il presidente consiglia di potenziare le possibilità di telelavoro e scuola online così da non fermare questi due importanti motori sociali.  L’intervento di Delfraissy si conclude con delle parole molto forti: “Non è un problema di gestione in Francia o in questo o quell’altro Paese, ma che questa ondata sta invadendo l’insieme dell’Europa“.

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