Lucia Azzolina, che studi ha fatto il Ministro dell’Istruzione

Lucia Azzolina, dal 10 gennaio 2020 ministro dell’istruzione, è stata un’insegnante prima di diventare un’importante rappresentante del governo Conte II in quota M5S.

L’attuale ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha frequentato il liceo scientifico statale “Leonardo Da Vinci” di Floridia (Siracusa) e si è poi iscritta alla facoltà di filosofia dell’Università degli Studi di Catania. Dopo la laurea triennale ha conseguito anche quella magistrale in storia della filosofia, per poi frequentare la Scuola di specializzazione all’insegnamento secondario (SSIS) per l’abilitazione all’insegnamento di storia e filosofia.

Una volta superato l’esame finale della SSIS, nel 2008 Lucia Azzolina ha iniziato a insegnare nei licei di La Spezia e Sarzana, in Liguria, e ha conseguito la specializzazione all’insegnamento del sostegno presso l’Università di Pisa. Si è poi iscritta alla facoltà di giurisprudenza dell’Università degli Studi di Pavia, dove si è laureata nel dicembre del 2013 con una tesi in diritto amministrativo, insegnando contemporaneamente nelle scuole secondarie superiori. Quindi ha svolto la pratica forense occupandosi di diritto scolastico.

Nel gennaio 2014 Lucia Azzolina è passata di ruolo all’istituto di istruzione superiore “Quintino Sella” di Biella per poi militare all’interno del sindacato Associazione nazionale insegnanti e formatori (ANIEF). Nel 2017, dopo aver rassegnato le dimissioni dal sindacato, è tornata a insegnare al “Quintino Sella” di Biella, entrando nello staff della dirigenza scolastica.

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scuola a settembre

La controversia sul curriculum scolastico di Lucia Azzolina

Il curriculum scolastico di Lucia Azzolina è finito sotto i riflettori nel maggio 2019, quando il settimanale L’Espresso ha pubblicato una serie di articoli sulla sua partecipazione al concorso da dirigente scolastico, bandito il 24 novembre 2017 e svoltosi tra il 2018 e il 2019 (e nel quale lei si era classificata al 2.542° su un totale di 2.900 posti disponibili, a fronte di 35mila partecipanti), quando lei era membro della Commissione parlamentare istruzione della Camera. Alle critiche su un presunto conflitto di interessi, Azzolina ha risposto affermando che si trattava di un concorso al quale si stava preparando dal 2017, senza però spiegare nel merito perché non avesse rinunciato all’incarico in Commissione.

Il 27 dicembre 2019, inoltre, il presidente della Commissione per l’accesso al ruolo di dirigente scolastico Massimo Arcangeli, che giudicò la prova orale della deputata, mise in dubbio la capacità della stessa nel poter svolgere l’incarico di ministro dell’Istruzione, sulla base dei risultati ottenuti nelle prove: 80,5/100 allo scritto e 75/100 all’orale. Lo stesso Arcangeli, su Repubblica del 11 gennaio 2020, ha sostenuto che alcuni paragrafi della tesi a suo tempo presentata da Azzolina per l’abilitazione all’insegnamento siano stati copiati da testi specialistici. Dopo la pubblicazione della notizia, i partiti d’opposizione, tra cui la Lega, ne hanno chiesto le dimissioni dalla carica governativa. La diretta interessata ha replicato alle accuse precisando che non si trattava né di una tesi di laurea né di un plagio, ma di una semplice relazione di fine tirocinio.

EDS

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