Coronavirus, Ranieri Guerra: “lockdown è da evitare, causerebbe rivolte armate”

In una recente intervista l’esperto dell’Oms Ranieri Guerra ha dichiarato che il lockdown è una misura da evitare ad ogni costo.

Questa mattina ci siamo svegliati con la possibilità che ci sia effettivamente un nuovo lockdown. Sebbene Conte ed il governo abbiano chiarito che si cercherà di fare il possibile per evitarlo, la possibilità che vi sia necessità di ricorrere alla misura estrema non è da scartare al 100%. Proprio su questa eventualità è stato intervistato da ‘Il Fatto Quotidiano’ il rappresentante dell’Oms e del Cts Ranieri Guerra.

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Il professore concorda con la linea esposta ai media ed al parlamento dal premier Giuseppe Conte, dicendo: “Dobbiamo evitare un lockdown generalizzato perché provocherebbe rivolte armate“. Ranieri Guerra spiega che le persone sono state sfinite da tre mesi di lockdown e che chiuderle nuovamente comporterebbe dei grossi rischi per la salute mentale della popolazione. Una problematica che non si può sottovalutare: “È doveroso bilanciare equilibri di sostenibilità sociale ed economica, perché i rischi non sono dovuti solo alla trasmissione del Coronavirus. Come Oms abbiamo registrato un aumento di suicidi tra i giovani, per fortuna non in Italia, l’aumento del consumo di bevande alcoliche tra le mura domestiche”.

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Ranieri Guerra: “In estate abbiamo abbassato troppo la guardia”

Sul perché l’Italia si trovi nuovamente a dover fronteggiare un numero elevato di contagi, il professor Ranieri Guerra non ha molti dubbi. A tal proposito ha infatti detto a ‘Il fatto Quotidiano’: “Purtroppo le persone, in estate, hanno abbassato troppo la guardia incoraggiate anche da colleghi che non capisco bene che lavoro facciano”. Per quanto riguarda infine l’altra ipotesi vagliata in queste ore, quella del coprifuoco nazionale, il rappresentante dell’Oms dice: “palliativi per non chiudere tutto. Servono anche per limitare l’utilizzo di alcol e altre sostanze che rilassano i freni inibitori esponendo a rischi i giovani”.

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