Coronavirus Italia | La Vecchia | ‘Tanti sintomatici con elevata carica virale’

Parla il virologo La Vecchia, in merito alla situazione Coronavirus Italia. La situazione è preoccupante in particolare per gli asintomatici.

Coronavirus Italia asintomatici
Situazione Coronavirus Italia preoccupante per via degli asintomatici FOTO Getty Images

I contagi sono elevatissimi in tutto il Paese e la situazione Coronavirus Italia preoccupa molto gli esperti della nostra comunità medica e scientifica. Nonostante tutto però c’è unanimità nel ritenere l’andamento attuale della pandemia come “meno esplosiva” rispetto a quando si è manifestata la prima volta, nella primavera del 2020. Di questo parla il professor Carlo La Vecchia, docente ordinario di Epidemiologia all’Università degli Studi di Milano, nel corso di un intervista a quotidiano.net.

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Si riscontra una carica virale molto alta da parte degli asintomatici, che si ritiene siano almeno il 70% dei malati di Coronavirus Italia. Molti di loro diffondono il virus in modo assai facile, ma è una situazione molto soggettiva il fatto di essere contagiati. Per La Vecchia “Misurare la carica virale risulta decisivo per chi è positivo da molto tempo e magari si trova ancora costretto all’isolamento domiciliare. Individuare tale carica aiuta a stabilire se persiste il pericolo di contagio oppure no”. Il numero dei positivi oggi è assai più alto, ma di contro c’è una cifra di ricoveri in terapia intensiva inferiore rispetto a marzo, al pari delle morti attribuibili al Covid 19.

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Coronavirus Italia, il nostro Paese rischia per la mancanza di personale

Purtroppo anche La Vecchia, come tanti altri, mette in risalto la scarsità di personale nel settore sanitario. Manca un numero sufficiente di medici di base, che possano magari curare diversi soggetti ed impedire loro di rivolgersi subito al pronto soccorso. In ospedale devono andarci sono le persone con sintomi gravi, non basta una semplice tosse o febbre. In quel caso il consiglio è di porsi in isolamento a casa per due settimane, seguendo le indicazioni del proprio medico di base. “Sarebbe utile istituire poi ospedali periferici con 250 posti letto in media, sarebbe di grande aiuto per non saturare le terapie intensive”. La tracciatura dei positivi ormai non serve più a niente, è un sistema che ha fallito. Quel che bisogna fare è rispettare le regole note.

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“Limitare al massimo visite a parenti ed amici”

Riguardo alla terapia intensiva, l’Italia può raggiungere in totale 8400 posti, da approntare entro bene. Mentre quasi tutti quelli disponibili risultano pieni, dice La Vecchia. Infine il professore parla di situazione coronavirus Italia “seria ma non grave come a marzo. Ad ogni modo bisogna continuare a tenere alta la guardia senza sottovalutare niente. La gente sta cominciando di nuovo a rispettare con minuzia di particolari le normative necessarie. Bisogna limitare il più possibile i contatti sociali, anche con i parenti oltre che con gli amici, limitandosi a fare parte del proprio nucleo familiare. Non è bello dirlo, ma in particolar modo occorre non andare a trovare gli anziani, è il modo migliore per proteggerli”.

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