Genova, studenti a scuola con la coperta: solo una provocazione?

Istituti superiori di Genova, studenti a scuola con la coperta: solo una provocazione? La denuncia social di Daniela Santanché.

(screenshot video)

Sarebbero obbligati a tenere le finestre aperte per garantire il ricambio dell’aria. I fatti vengono denunciati in questi giorni in alcuni istituti superiori di Genova. Poi diventano subito oggetto di polemica politica tra maggioranza e opposizione. Sul banco degli imputati finisce ancora una volta il ministro Lucia Azzolina.

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Accusa su Facebook Daniela Santanché, pubblicando un breve video: “Mentre la Azzolina dorme, a Genova gli studenti sono costretti a portarsi le coperte da casa perché obbligati a fare lezione con le finestre spalancate. Forse questi ragazzi non prenderanno il Covid ma sicuramente la broncopolmonite!”.

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Cosa è accaduto nelle scuole di Genova: il giallo degli studenti con la coperta

La scelta della Santanché di condividere il video viene criticata da molti e non è chiaro cosa sia accaduto. Alcuni commenti sostengono che si tratti di una protesta degli studenti, poiché la caldaia non funziona. Altri sostengono invece che la tesi della Santanché sia quella corretta. Ovvero le finestre delle aule scolastiche dovrebbero essere aperte “per consentire il ricircolo d’aria” dalla prima campanella delle 8 fino all’una, proprio in base alle disposizioni imposte per far fronte all’emergenza Coronavirus.

Stando a quanto si legge su alcune fonti della stampa locale, si sarebbero creati negli ultimi giorni degli screzi tra la dirigenza scolastica, con corrispettivi docenti e personale ATA, e gli alunni di alcuni istituti superiori di Genova. Infatti, di fronte all’abbassarsi delle temperature, gli studenti avrebbero protestato per le finestre aperte e di tutto punto alcuni docenti avrebbero risposto: “Se avete freddo, portatevi una copertina”. Alle parole dei docenti, gli studenti avrebbero replicato con una provocazione.

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