Coronavirus, contagi boom: sono oltre 15mila in 24 ore

Ancora un balzo in avanti dei contagi da Coronavirus in Italia: in appena 24 ore sono oltre 15mila con 127 morti.

(Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

Si aggrava anche oggi la situazione dei contagi da Coronavirus in Italia: il balzo in avanti è serio e infatti i nuovi positivi sono 15.199. I decessi sono 127: questo è forse il dato più preoccupante, vista la crescita che ha portato nuovamente a numeri a tre cifre rispetto al computo dei morti nel nostro Paese.

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La Regione con più casi è ancora una volta la Lombardia: 4.125 in 24 ore. Altre quattro Regioni sono a quattro cifre ovvero, in ordine di contagio, il Piemonte con 1799 nuovi positivi, la Campania con 1760, poi giù dal “podio” restano Veneto con 1422 nuovi contagi e il Lazio che ne ha avuto 1219.

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Nuovo boom dei contagi da Coronavirus in Italia: cosa sta accadendo

(Tiziana Fabi/Getty Images)

Il numero totale dei contagiati sfiora oggi i 450mila, quello degli attualmente positivi è sopra quota 150mila. L’altro dato importante è che sono sempre di più i casi che vengono diagnosticati grazie allo screening, ovvero più di 125mila, quasi un terzo del totale. Oggi si registra poi l’ennesimo record di tamponi effettuati, vale a dire 177.848 in più in un solo giorno, con l’obiettivo che resta quello di arrivare a 200mila nel giro di pochi giorni. Il dato dei decessi è il più alto dal 22 maggio.

La situazione è grave, soprattutto in alcune aree metropolitane, come ha avuto modo di chiarire anche oggi Walter Ricciardi, professore di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo nel corso di un webinar dedicato agli sviluppi della pandemia in Italia. Ha infatti affermato: “Hanno numeri troppo alti per essere contenuti con il metodo tradizionale del testing e del tracciamento. Come insegna la storia di precedenti epidemie, quando non riesci a contenere devi mitigare, ovvero bloccare la mobilità. Ci troviamo come nel 1400 a Venezia, nonostante le tecnologie di cui disponiamo”.

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