Lutto nel calcio: morto Bruno Martini, mitico portiere-intellettuale

Bruno Martini, stella del calcio francese, è morto a 58 anni per le conseguenze di un arresto cardio-respiratorio che lo aveva colpito la scorsa settimana.

Il calcio francese (e non solo) piange la morte di un gigante della disciplina come Bruno Martini, ex portiere della nazionale francese e allenatore, morto a soli 58 anni per le conseguenze di un arresto cardio-respiratorio che lo ha colpito nei giorni scorsi. Nonostante le cure, per lui non c’è stato nulla da fare, come comunicato in una triste nota ufficiale dal Montpellier, una delle squadre in cui ha giocato e per cui lavorava come dirigente. Aveva dedicato la sua vita al pallone, ma era anche un uomo colto e raffinato: leggeva Goethe e Celine, ascoltava Bach e Mozart ed era un appassionato giocatore di scacchi.

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Il prematuro addio a Bruno Martini

Bruno Martini si è spento questa mattina all’ospedale Arnaud de Villeneuve di Montpellier, dove era stato ricoverato d’urgenza la scorsa settimana dopo il grave malore. Come detto è stato una figura di spicco nel calcio francese, prima da giocatore, poi da allenatore e infine da dirigente. Nella sua carriera sul campo militato solo in tre squadre.

Cresciuto nel Nancy, Bruno Martini si è poi trasferito all’Auxerre dove ha vinto anche una Coppa di Francia, in 10 stagioni condividendo lo spogliatoio con talenti come Eric Cantona e Laurent Blanc. Quindi il passaggio al Montpellier, con 120 presenze in 4 stagioni, e la consacrazione come uno dei portieri più forti del calcio francese. In Nazionale con la casacca dei Bleus ha vinto un titolo europeo Under 21, collezionando 31 presenze, con la partecipazione a due Campionati continentali.

Dopo l’addio all’agonismo Martini era entrato a far parte della Direzione Tecnica Nazionale, ricoprendo il ruolo di allenatore dei portieri durante gli Europei vinti nel 2000 (in finale contro l’Italia) e in occasione dei Mondiali 2006, quando arrivò la rivincita degli azzurri. Al suo attivo aveva anche un incarico di allenatore ad interim nel Montpellier, il club in cui ha lavorato come vicedirettore del Centro di Formazione fino alla prematura scomparsa.

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