Coronavirus, Ryan dell’Oms: “Impennata dei casi, colpa di errori nella quarantena”

Michael Ryan dell’Oms è convinto che la recente impennata di casi di Coronavirus in Europa sia legata ad errori di gestione della quarantena.

Da settimane ormai osserviamo un’impennata incontrollata di casi di Coronavirus in tutta Europa. Qui in Italia l’aumento delle positività è giunto con qualche settimana di ritardo, ma oggi ci sono 10.000 casi di media al giorno e la curva di crescita del contagio sembra essere esponenziale. Sulla gravità della situazione attuale si sono espressi diversi esperti, tra i quali il virologo Crisanti.

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Il consulente per l’emergenza Covid del Veneto è convinto che il lockdown diverrà necessario entro Natale e di recente ha aggiunto che se i numeri di diffusione del contagio rimarranno questi è possibile che si arrivi a questa necessità anche prima. Spiegando la sua posizione a riguardo, Crisanti ha dichiarato: “Convivere col virus significa portarlo al livelli trasmissione bassa in modo da mantenere una qualità di vita decente e portare avanti l’economia. Si fa solo interrompendo le catene di trasmissioni, ma con 10-12.000 casi al giorno nessun sistema è in grado di farlo“.

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Coronavirus, Michael Ryan dell’Oms: “Errori di gestione della quarantena”

Insomma allo stato attuale non sarebbe possibile convivere con il virus, ma come siamo arrivati a questo punto in Italia e in Europa. Su questo ha espresso un parere netto Michael Ryan dell’Oms. L’esperto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è convinto che l’acuirsi della diffusione sia dovuto ad errori nella gestione dei contagi giornalieri: “non sono state messe in quarantena per un periodo adeguato”. Lo stesso Ryan, per chiarire il proprio pensiero a riguardo aggiunge: “Non è accaduto ovunque e in modo sistematico ma sono convinto che sia la principale ragione per la quale stiamo vedendo dei numeri così alti”.

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