Coronavirus, l’esperto sicuro: “Primi vaccini in primavera”

Allerta Coronavirus in Italia, l’esperto sicuro sui dati e frena gli entusiasmi: “Primi vaccini in primavera”.

(David Ramos/Getty Images)

Il presidente del Consiglio superiore di sanità e Componente del Cts, Franco Locatelli, in un’intervista radiofonica rilasciata a InBlu Radio, il network delle radio legate alla Conferenza Episcopale Italiana, è intervenuto oggi sulle tempistiche entro le quali avremo i primi vaccini contro il Coronavirus.

Leggi anche: Lockdown mirati | Ministero della Salute | ‘Urgente agire subito’

Di fatto, ha frenato sulle ipotesi entusiastiche che parlano di un vaccino entro fine anno. E ha chiarito: “Si sta facendo un grande sforzo internazionale sui vaccini. Realisticamente credo che potremmo far partire le vaccinazioni per le persone fragili, le forze dell’ordine, gli operatori sanitari nei primi mesi della prossima primavera”.

Leggi anche: Coronavirus, nuovo Dpcm: tutte le misure su palestre, scuole e ristoranti

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Quando saranno iniettati i primi vaccini contro il Coronavirus: primavera 2021

(LUCA SOLA/AFP via Getty Images)

Intanto, dà il massimo sostegno al commissario Arcuri per il lavoro di monitoraggio del virus che viene fatto nel nostro Paese. “Negli ultimi giorni di tamponi molecolari siamo arrivati a oltre 150 mila” – sostiene infatti Locatelli – “E l’Italia è uno dei Paesi che fa più tamponi al mondo. In questo momento c’è anche la disponibilità dei test rapidi antigenici”. Complesso, dice Locatelli, è “il discorso sull’elaborazione di una strategia in termini di sistema Paese per dar corso alla realizzazione di questi tamponi”. E chiarisce il suo concetto: “Dobbiamo rendere più efficienti i percorsi e soprattutto diamo un ruolo importante ai medici di medicina generale”.

Franco Locatelli ha altresì spiegato che oggi la situazione “è ben diversa rispetto a quella di marzo dove il carico di patologia che gravava era significativamente maggiore rispetto ad oggi”. Per questo fa un rapido confronto dei dati: “Basta andare a vedere il numero delle terapie intensive e delle persone che hanno perso la vita. Certamente c’è stata un’accelerazione importante del numero dei contagiati ma ci sono significative differenze”.

Impostazioni privacy