Vittoria Schisano, il dramma in famiglia e la sofferenza

Vittoria Schisano racconta la sua malattia, la disforia di genere: una vita non sempre facile, ma finalmente oggi è serena e amata da tutti.

Non è stata una vita facile quella di Vittoria Schisano, una delle protagoniste più brave apprezzate durante questa edizione di Ballando con le Stelle (2020). Sfruttando la visibilità in televisione, l’attrice ha voluto lanciare un messaggio importante: Vittoria ha raccontato di essere nata con una malattia, la disforia di genere. Cosa vuol dire? Che la Schisano è nata nel corpo di un uomo. Si chiamava Giuseppe, e dopo aver trascorso i primi anni della sua vita soffrendo, da giovane adulta ha potuto finalmente iniziare la trasformazione in donna. Oggi Vittoria è felice e serena, soddisfatta della persona che è diventata. Vittoria Schisano è nata e cresciuta a Pomigliano d’Arco, in Campania. Vittoria ha raccontato di essersi sempre sentita una donna, imprigionata in un corpo maschile che non riusciva a riconoscere e che le ha causato atroci sofferenze: “Sono nata con una malattia che pochi conoscono: la disforia di genere. Nascere in un corpo che non rappresenta la vera natura di una persona. C’è chi nasce donna, in un corpo da uomo, come nel mio caso. E chi nasce uomo in un corpo da donna. È scienza, una questione genetica. Almeno cinquemila persone, in Italia, nascondono di avere la disforia e vivono con atroci sofferenze psicologiche. Ecco perché io ne parlo, ne parlo eccome della mia conquista”.

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Vittoria Schisano, malata di disforia di genere oggi è finalmente felice

La concorrente di Ballando con le Stelle non ha avuto paura di parlare della propria infanzia, una vera e propria tragedia. Le sofferenze sono poi aumentate durante l’adolescenza: “Quando poi mia madre ha avuto il sentore che io potessi essere gay per i miei comportamenti femminili, mi ha portato dal medico del paese e gli ha detto:Curi mio figlio, c’è qualcosa che non va, è effeminato’. Il medico mi ha prescritto una serie di iniezioni di ormoni maschili. Sono stata tanto male per quella cura. Quelle punture erano una tortura. Avevo male di stomaco, mi sentivo spossata, una cavia da laboratorio”. Per scappare da quella tortura, Vittoria ha deciso di trasferirsi a Roma e di iniziare a recitare. Con il nome di Giuseppe Schisano ha lavorato in diversi film e serie televisive, ma ad un certo punto non è riuscita più a fingere. Nella Capitale l’attrice è riuscita finalmente a comprendere la sua malattia, e ha intrapreso il suo percorso di transizione per diventare a tutti gli effetti una donna. Era il 2011, e il primo passo è stato cambiare nome: scegliendo “Vittoria” la Schisano ha voluto festeggiare la nuova possibilità. Poi ha cominciato a vestirsi come una donna e ad assumere ormoni femminili, sottoponendosi in tre anni a diversi interventi chirurgici:ha rifatto il decolleté, gli zigomi, le labbra e si è sottoposta ad una vaginoplastica. Con il tempo l’attrice è riuscita anche a ricucire il rapporto con la sua famiglia: “Mia madre si sente in colpa per il passato ma io non ce l’ho con lei”, ha assicurato.

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Vittoria Schisano

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