Carlotta Benusiglio, scagionato il fidanzato della stilista: “Si è impiccata”

Non ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza a carico di Marco Venturi per la drammatica vicenda di Carlotta Benusiglio, trovata senza vita il 31 maggio 2016. 

“Il Tribunale ritiene che non vi siano gravi indizi di colpevolezza a carico di Marco Venturi, avendo gli elementi acquisiti accertato, con un grado di rilevante probabilità, che la morte di Carlotta Benusiglio sia avvenuta per suicidio”. Queste le conclusioni cui sono giunti i giudici del Riesame di Milano, che hanno confermato il provvedimento con cui il gip ha rigettato la richiesta di arresto del fidanzato della stilista trovata impiccata il 31 maggio 2016 a Milano.

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Morte Carlotta Benusiglio omicidio

La verità sulla morte di Carlotta Benusiglio

Carlotta Benusiglio era stata trovata impiccata con una semplice sciarpa avvolta attorno al collo, appesa a un albero nei giardini di piazza Napoli, il 31 maggio di quattro anni fa, in piena notte, intorno alle ore 3:40. E da allora è stato tutto un susseguirsi di ricostruzioni avallate e smentite sulla dinamica dell’accaduto. Fino alla novità di queste ore.

A differenza del pm che da poco ha chiuso le indagini per omicidio in vista della richiesta di processo nei confronti di Marco Venturi, i giudici ritengono che Carlotta si sia tolta la vita sia “sulla scorta delle analisi effettuate dai periti” nominati a suo tempo dal gip Alfonsa Ferraro, “e prima ancora dai consulenti tecnici” che li hanno preceduti, sia valutando tutti gli elementi acquisiti. Elementi che non consentirebbero di ritenere che la morte della stilista sia stata opera di Venturi. Il provvedimento del Riesame va dunque in tutt’altra direzione rispetto all’ipotesi della Procura. La verità su questa tragica vicenda è ancora tutta da scrivere.

EDS

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