Rimane bloccata nel cimitero e muore di ipotermia: “Colpa della polizia”

Una mamma rimane bloccata nel cimitero dopo un’incidente in bici, la polizia non riesce a trovarla in tempo e muore per ipotermia.

Sono passati due anni da quando Jacqueline Parsons, mamma 56enne di Hull, è morta senza possibilità di scampo nel cimitero della città britannica. Quel giorno, il 28 ottobre del 2018, la donna era uscita di prima mattina per fare esercizio con la bici. Si era fermata al cimitero com’era solita fare per parlare con il suo compagno defunto, ma questa volta non è riuscita a tornare a casa: Jacqueline infatti è caduta e si è fratturata una gamba.

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Il suo fidanzato non si è preoccupato della sua prolungata assenza, poiché non era la prima volta che la donna si soffermava a bere in un pub dopo aver fatto un giro in bici. Anzi si era infuriato, poiché avevano delle commissioni da sbrigare nel pomeriggio e pensava che stesse perdendo tempo al pub. Quel pomeriggio è andato anche a cercarla per il centro della città, passando per i posti che era solita frequentare. La ricerca è stata infruttuosa e l’uomo è tornato a casa, anche perché quel giorno pioveva e faceva freddo.

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Mamma muore di ipotermia, il fidanzato ritiene sia colpa della polizia

A trovare Jacqueline sofferente al cimitero era stato un uomo che stava portando a spasso il cane nei pressi del cimitero. Agli inquirenti l’uomo ha spiegato di aver cercato di aiutarla a camminare, ma di non esserci riuscito: “Ho sentito una donna che diceva ‘Mi può aiutare per favore?’ Quindi ho visto una donna seduta sull’erba con la bici poggiata sull’albero accanto. Mi sono avvicinato ed ho chiesto ‘Va tutto bene?’ Ho cercato di farla alzare, ma ho sentito odore di alcol, era in stato confusionale e ripeteva ‘La mia gamba, la mia gamba, la mia gamba’, provava un fortissimo dolore. Ho provato ad aiutarla, ma non ci sono riuscito”.

Circa 15 minuti dopo aver incontrato la mamma bisognosa, l’uomo è tornato a casa ed ha avvisato la polizia della situazione, specificando che gli sembrava grave. La polizia ha cominciato a cercarla verso il tramonto, ma l’ha trovata solamente la mattina seguente. Purtroppo la donna era morta di ipotermia. Quella notte infatti faceva molto freddo, era stata la notte più fredda dell’anno, e Jacqueline non poteva sopravvivere in quelle condizioni all’aperto.

Due anni dopo l’accaduto il fidanzato cerca giustizia e incolpa la polizia per la morte dell’amata: “Dopo due anni la mia conclusione, visitando il luogo in cui è morta e conoscendola è che Jaquie è stata abbandonata e che se fosse stata trovata in tempo sarebbe ancora qui oggi”.

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