Coronavirus, ipotesi lockdown a Natale: “Resettare il sistema”

Diffusione del Coronavirus, ipotesi lockdown a Natale dopo i dati allarmanti, parla Crisanti: “Resettare il sistema”.

(ENNIO LEANZA/KEYSTONE/AFP via Getty Images)

Il microbiologo dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, ospite di Studio 24, sostiene che probabilmente l’Italia potrebbe usare come punto di riferimento quanto accaduto in Gran Bretagna. Qui infatti si sono sfruttate le vacanze scolastiche per un lockdown generalizzato. Lo stesso potrebbe accadere nel nostro Paese con le festività natalizie.

Leggi anche: Coronavirus, Zampa: “Con la bolla non ci sarebbero contagiati in Serie A”

“Credo che un lockdown a Natale sia nell’ordine delle cose” – ha evidenziato nel suo intervento il noto microbiologo, che è stato consulente di Zaia in Veneto – “Si potrebbe resettare il sistema, abbassare la trasmissione del virus e aumentare il contact tracing. Così come siamo il sistema è saturo”.

Leggi anche: Coronavirus, presidente Uefa Ceferin: “Euro2020 si giocherà”

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Ci sarà un lockdown Coronavirus a Natale? Cosa accadrà

crisanti tamponi

Secondo quanto afferma, in Veneto – regione che conosce molto bene – il contact tracing praticamente è nullo. Piena approvazione invece per le ultime misure imposte dal governo: “L’impatto che le misure adottate dal Governo avranno lo sapremo tra un paio di settimane. Sono misure di buonsenso che hanno un impatto sulla qualità della vita, penso che dovremmo invece concentrarci sulla capacità che abbiamo di bloccare la trasmissione del virus sul territorio”.

Tutto questo però a suo dire è totalmente insufficiente: “Il sistema è collassato, via via che i casi sono aumentati, la capacità di contact tracing e fare tamponi diminuisce e si entra in un circolo vizioso che fa aumentare la trasmissione del virus. Più che misure sui comportamenti occorre bloccare il virus: tra 15 giorni non non vorrei trovarmi a discutere di 10-12mila casi al giorno”.

Impostazioni privacy