La stretta su locali e sport di squadra fa temere una nuova chiusura delle scuole, ma il ministro Azzolina esclude questa possibilità.
Con il nuovo dpcm, il governo punta ad eliminare le situazioni di socializzazione a rischio contagio. Se già da agosto le serate in discoteca sono vietate, a partire dall’entrata in vigore del nuovo decreto non saranno permesse nemmeno le feste private nei locali, siano esse al chiuso o all’aperto. Limitazioni anche alla movida, poiché a partire dalle 21 non sarà permesso sostare davanti ai locali né prendere consumazioni al banco. Inoltre i pub ed i ristoranti dovranno chiudere entro mezzanotte.
Leggi anche ->Covid, 25enne si ammala due volte: la seconda volta finisce in ospedale
Ad essere colpiti sono anche gli sport di squadra e di contatto amatoriali. Niente più partite di calcetto o di basket, arti marziali e così via. Il governo per il momento salvaguarda tutti i lavori, permettendo a locali e ristoranti di rimanere aperti purché rispettino le limitazioni imposte dal nuovo decreto. Stesso discorso vale per le scuole, le quali rimarranno per il momento aperte a meno che non vi sia un focolaio al loro interno.
Leggi anche ->Coronavirus, Conte ha firmato il Dpcm ottobre: quali sono le nuove misure
Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI
Chiusura scuole? Il ministro Azzolina smentisce: “I ragazzi sono felici, ci devono rimanere”
Il timore di molti genitori è che se le misure adottate non dovessero funzionare, i ragazzi si troveranno nuovamente a dover effettuare delle lezioni a distanza. Una prospettiva che il ministero dell’Istruzione allontana nel tempo e che farà in modo non si verifichi. A chiarirlo ad ‘Ansa’ è stata la ministra Azzolina, la quale ha dichiarato: “I ragazzi sono felici di essere tornati a scuola. E ci devono rimanere. Anche per quelli più grandi la didattica in presenza è fondamentale perché garantisce formazione ma anche socialità, che altrimenti i giovani andrebbero a cercare altrove”.
In un secondo momento la ministra spiega anche che i dati confermano che le scuole sono sicure: “I numeri e le analisi dell’Istituto Superiore di Sanità ci confermano che i contagi non avvengono dentro le scuole. L’attenzione deve essere invece orientata fuori, alle attività extrascolastiche, come ribadiamo da tempo”.