Negazionisti Covid | padre minaccia la pediatra | ‘Ti ammazzo’

Altro triste episodio legato ai negazionisti Covid. Una bambina sta male e la pediatra ordina il tampone ma il papà reagisce con violenza.

Negazionisti Covid minacce
Minacce da padre che parteggia per i negazionisti Covid alla pediatra Foto dal web

Molto spesso si sente parlare dei cosiddetti negazionisti Covid. Si tratta di persone convinte che l’epidemia da Coronavirus che sta attanagliando il mondo intero da mesi sia solo una montatura. E nonostante ci siano prove concrete riguardo al fatto che tale convinzione sia sbagliata, con anche il milione di morti superati in tutto il pianeta in meno di un anno, continuano a verificarsi episodi controversi legati agli stessi negazionisti Covid.

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Dall’Abruzzo arriva l’assurda vicenda che riguarda una pediatra. La donna aveva prescritto un tampone per una bambina di 4 anni, la quale presentava alcuni dei sintomi propri del Coronavirus. Si tratta di una piccola di 4 anni residente con la famiglia a Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo. Dopo avere manifestato febbre a 37,5°, rinorrea e tosse croniche, la dottoressa ha ordinato lo svolgimento di un test per il rilevamento del virus. Il papà della bambina però ha reagito con estrema violenza verbale e scarsa lucidità mentale. Ed al telefono ha minacciato di morte la pediatra. “Adesso vengo nel suo studio, prima la trito come il sale fino e poi l’ammazzo. Il coronavirus non esiste. Idiota”.

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Negazionisti Covid, la pediatra si ribella: “Bisogna fermarli”

Intervistata dal quotidiano ‘Il Messaggero’, la professionista conferma tutto quanto, specificando che per legge andava subito effettuato un tampone alla piccina. Quando il padre della bimba – evidentemente un fiero rappresentante dei negazionisti Covid – viene contattato telefonicamente, ecco giungere la reazione smodata da parte di quest’ultimo. La pediatra non si è scomposta e ha subito avvisato i carabinieri di quanto avvenuto, fornendo le generalità dell’uomo. Possibile anche che venga presentata una denuncia formale. La professionista lamenta grosse difficoltà nel lavorare “con persone come questa, che sostengono sulla base del niente come il Coronavirus sia solo una invenzione. Tutto ciò è rischioso e purtroppo non sono la sola alla quale è capitato. Adesso bisogna dire basta”.

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