Stupra e uccide la figlia di 10 mesi, poi si mette a chattare su Internet

Austin Stevens ha abusato sessualmente della piccola Zara Scrugg fino ad ucciderla. Quando si è accorto che la figlia non stava bene si è messo a cercare informazioni su Google.  

Prima ha abusato sessualmente della figlia di 10 mesi, fino ad ucciderla, poi si è messo a chattare con delle amiche su Internet. Austin Stevens di Lower Providence Township, in Pennsylvania (Stati Uniti), ha stuprato la piccola Zara Scrugg senza mostrare neppure un briciolo di umanità. Quando si è accorto che la bimba non stava bene, è andato su Google per fare delle ricerche invece di chiamare i soccorsi.

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L’atroce gesto dell’orco nei confronti di sua figlia

Il papà-orco avrebbe digitato su Google diverse frasi per capire cosa fare dopo l’orrendo delitto di cui si è reso responsabile. Ha usato chiavi di ricerca del tipo: “Se il bambino smette di respirare”, “Se non senti il ​​cuore o il battito del bambino”, “Il mio bambino non respira” e “Come fai a sapere se un bambino è morto?”. E, come accennato, prima di chiamare i soccorsi ha chattato in rete con alcune amiche. Solo dopo qualche ora si è deciso ad allertare un’ambulanza. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto, tuttavia, per la piccola non c’era più nulla da fare.

Dalla successiva autopsia è emerso che la bimba era stata aggredita sessualmente e aveva subìto un trauma alla testa, e a quel punto per il padre sono scattate le manette. Stevens è stato arrestato con l’accusa di rapporti sessuali deviati senza consenso, stupro di minore, aggressione aggravata, aggressione indecente aggravata, pericolo per il benessere di un bambino e altri reati. Sotto choc tutta la famiglia e la comunità locale.

EDS

 

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