Adolescente trovata svenuta in uno studentato: muore poco dopo

Un’adolescente è stata trovata svenuta all’interno di un alloggio per studenti di Newcastle. Poco dopo, nonostante gli interventi, muore. 

Una giovane ragazza di diciotto anni, residente in un alloggio per studenti a Newcastle, ha avuto un malore nelle prime ore del mattino. Un’ambulanza è stata chiamata alle 6:06 di sabato 3 ottobre 2020 nella hall dello studentato.

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Secondo le prime ricostruzioni, appare che la ragazza fosse svenuta quando sono arrivati i paramedici all’alloggio per studenti di Newcastle. In pieno stato di incoscienza, quando i soccorsi l’hanno visitata, ne è stata dichiarata la morte. La Polizia di Norhumbria è stata contattata e hanno rilasciato una prima dichiarazione: “L’investigazione è ancora ai primi stadi ma non si ritiene che la morte sia collegata all’epidemia da Covid-19“. Le forze dell’ordine sono state chiamate a Richardson Road alle 6 di mattina, quando la diciottenne è stata trovata incosciente. “I servizi d’emergenza hanno riconosciuto tristemente che la donna, di diciotto anni, era già morta quando sono arrivati sulla scena“.

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I casi di Covid-19 salgono alla Northumbria University

Le indagini riguardanti le circostanze della sua morte sono ancora in corso. I suoi familiari sono stati contattati e informati e stanno aiutando gli ufficiali delle forze dell’ordine a ricostruire le giornate precedenti alla sua morte, per cercare di individuare degli indizi. Secondo la Polizia, però, la morte non è collegata al Coronavirus, nonostante nella Northumbria University ci siano diversi casi positivi. Venerdì scorso sono stati confermati 770 studenti positivi al Covid-19, di cui 78 sintomatici. Sono state sollevate delle preoccupazioni riguardo un gruppo di giovani che hanno festeggiato a Newcastle-upon-Tyme, nonostante le restrizioni locali impongano la regola dei sei. L’università ha rilasciato una dichiarazione: “Stiamo cercando di rendere chiaro agli studenti che se rompono le regole saranno soggetti al pagamento di multe dalla Polizia e subiranno azioni disciplinari dall’università, che potrebbero includere multe, ammonizioni e persino l’espulsione“.

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