Roberto Giacobbo ricoverato in Rianimazione, a un passo dalla morte

Nella puntata odierna di Verissimo si parlerà del dramma di Roberto Giacobbo: il conduttore è stato ad un passo dalla morte.

Oggi Roberto Giacobbo è un uomo rinato, grato alla vita ed alla seconda chance che gli è stata data. Ogni respiro che compie è un sollievo, un segnale che tutto è andato per il meglio e che si può guardare con speranza al futuro. Non molti sanno, infatti, che il conduttore di ‘Freedom – Oltre il confine’ ha rischiato di morire nei primi mesi dell’anno e che in quelli successivi è stato in convalescenza.

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Giacobbo è stato colpito dal  Covid-19 ed è finito in rianimazione. Fino ad oggi non ne aveva parlato con nessuno ed è grazie a Silvia Toffanin che può portare la propria testimonianza sulla pericolosità del Coronavirus. Tutto è cominciato nei primi giorni di marzo, quando in Italia in molti non avevamo preso coscienza di quanto fosse grave l’emergenza sanitaria: “Sono stato in rianimazione. Avevo confuso i sintomi e sono arrivato all’ultimo stadio. Ho affidato il mio corpo completamente nelle mani dei medici. Potevo muovere solo gli occhi. Ero a un passo dalla fine”.

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Giacobbo: “Ho pensato che non mi avrebbero più rivisto”

Il conduttore spiega a Silvia Toffanin che ha contratto il virus il 5 marzo, probabilmente andando al supermercato. Inizialmente ha confuso i sintomi con quelli di una laringite, dunque non si è preoccupato più di tanto. Con il passare dei giorni, però, il respiro si è fatto più affannoso ed è stato costretto ad andare in ospedale: “Mi hanno tolto tutto, anche la fede nunziale. Ho pensato che sarebbe stata l’ultima cosa che avrebbero avuto le mie figlie e mia moglie. Non avrebbero potuto piangere neanche il corpo”.

Giacobbo spiega inoltre che, essendo inconsapevole di aver contratto il Covid, non si è isolato dal resto della famiglia ed ha contagiato tutta la famiglia: “Ho attaccato il virus a mia moglie – la più grave anche se non è stata ricoverata – e alle tre mie figlie: la più piccola asintomatica, la seconda con la mancanza di gusto e olfatto, la più grande con febbre alta”.

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