Fidanzati uccisi, l’assassino: “Daniele mi ha tolto il passamontagna e mi ha riconosciuto”

L’assassino dei due fidanzati uccisi a Lecce ha rilasciato le prime dichiarazioni al gip, confermando di aver compiuto il massacro.

L’assassino dei due fidanzati uccisi a Lecce ha confessato. Antonio De Marco ha spiegato di aver pianificato l’omicidio, ma emerge anche come le motivazioni del folle gesto non siano collegate a qualche attrito passato. A scriverlo è il gip che ha convalidato lo stato di fermo del giovane studente, dove si legge come Antonio ha: “scatenato la sua irrefrenabile violenza verso vittime occasionali”.

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Se possibile l’assenza di un reale movente rende il duplice omicidio ancora più scioccante. Come desta sensazione la lucidità con la quale il giovane racconta gli istanti in cui ha ucciso la coppia. Nel primo interrogatorio tenutosi davanti al Gip, infatti, Antonio spiega che l’aggressione è cominciata quando Daniele lo ha riconosciuto: “Il passamontagna mi è stato sfilato da Daniele il quale poi mi ha riconosciuto. Ho sentito gridare ‘Andrea’. Loro non hanno mai pronunciato il mio nome. Indossavo dei guanti che poi si sono strappati perdendone forse uno solo o un frammento”.

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Antonio ha spiegato di aver accoltellato prima Daniele, ma di non averlo ucciso. Prima, infatti, è andato ad uccidere Eleonora. Nel frattempo l’altra vittima era uscita di casa in cerca di aiuto, ma era in condizioni gravi e non riusciva a muoversi rapidamente. Così Antonio l’ha raggiunto sul pianerottolo ed ha completato la sua carneficina.

L’assassino racconta nel dettaglio cos’ha fatto dopo aver compiuto il duplice omicidio: “Sono tornato a casa mia sita in via Fleming. Ho dormito fino alla mattina successiva. Mi sono disfatto dei vestiti gettandoli in un bidone del secco di un condominio poco distante dall’abitazione”.

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