Coronavirus, prof. Locatelli: “Non ci sarà il lockdown”

Ancora dichiarazioni importanti del professor Franco Locatelli. Una lunga intervista ai microfoni di Repubblica sul possibile lockdown totale in Italia. 

seconda ondata Locatelli

Torna a parlare ai microfoni di Repubblica il presidente del Consiglio superiore di sanità e membro del Cts, Franco Locatelli.

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Il professore che abbiamo imparato a conoscere durante le conferenze stampa del lockdown nelle quali oltre ai numeri dei contagi e dei morti si cercava di rassicurare gli italiani è tornato a parlare dell’ipotesi lockdown totale in Italia.

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Locatelli ha spiegato: “Va chiarito soprattutto che rispetto a quanto accaduto durante la scorsa primavera, il lockdown non lo rivivremo: al momento una possibile chiusura totale non si prende in considerazione”. Poi ha aggiunto: “Al momento siamo arrivati nuovamente a quasi 300 ricoverati, ma eravamo scesi sotto i 50. E c’è stata così la conferma che il virus continua a  provocare danni assai gravi sull’organismo di chi viene infettato. Questa è una smentita per chi diceva che il virus aveva perso il potere di indurre danni gravi in persone fragili”.

Coronavirus, no alla riapertura degli stadi: la versione del prof. Locatelli

Successivamente il professor ha espresso il suo punto di vista per quanto riguarda una possibile riapertura degli stadi: “La scelta che abbiamo suggerito, e poi è stata fatta propria dai ministri Spadafora e Speranza, è stata la più ragionevole e più prudente”. Infine, ha concluso: “Sarebbe stato un errore a riaprire gli stadi agli spettatori. Io stesso lo seguo con piacere, ma non è il momento di farlo ripartire in quel modo”.

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Una situazione che cambia, di giorno in giorno, con un’allerta massima, ma per ora non si prenderà in considerazione un nuovo lockdown come quello vissuto in primavera. Ci saranno, quasi sicuramente, chiusure limitate dove si sviluppano i focolai maggiori.

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