Fabrizio Moro: “Giorgio è morto in circostanze misteriose, gli devo tutto”

Fabrizio Moro ha voluto raccontare ai fan la storia della sua amicizia con Giorgio, l’amico defunto che lo ha spinto a fare musica.

Fabrizio Moro è sicuramente uno di quegli artisti che riesce a comunicare con testi e musica sentimenti profondi. Il cantante romano ha vissuto periodi bui, ma è riuscito a tirarsene fuori proprio grazie alla musica. In un recente post Instagram l’artista ha deciso di celebrare un amico scomparso, la cui morte è un mistero perché avvenuta in circostanze che lo stesso Moro definisce “Ancora non chiare”. Il post è un omaggio all’amico, Giorgio, a quella persona che in adolescenza lo ha spinto a fare musica, a provare a suonare uno strumento.

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Proprio perché sa che a Giorgio deve l’idea di poter trasformare la passione per la musica in una carriera, Moro oggi ha voluto ricordarlo e farlo conoscere a tutti quei fan che lo supportano da anni. Lo ha fatto pubblicando una sua foto dell’epoca, quindi raccontando la storia di come si sono incontrati, di come sono diventati inseparabili e di come per ragioni esterne alla loro volontà si sono persi.

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Fabrizio Moro: “Grazie a Giorgio ho iniziato a suonare”

 

 

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L’incontro tra Fabrizio e Giorgio è stato casuale, su un pullman scolastico diretto verso una meta che l’artista non ricorda. Non ha dimenticato tuttavia quei primi istanti passati insieme e ciò che è venuto dopo: “Quel giorno conobbi Giorgio, un ragazzino che se ne stava in disparte con le cuffie appoggiate sulle orecchie e la musica degli Iron maiden che gli girava in continuazione nella testa. Diventammo subito amici, anzi.. diventammo da quel giorno inseparabili”.

Quell’incontro ha influenzato immediatamente la vita di Fabrizio, il quale ha cominciato ad appassionarsi ad un genere di musica che non conosceva: “Fu Giorgio che mi fece scoprire la musica rock e fu sempre lui, che mi suggerì di iniziare a suonare la chitarra. Era un batterista alle prime armi e passavamo pomeriggi interi in cantina a cercare di suonare i brani delle band che durante quegli anni ci toccavano l’anima”.

Fabrizio spiega che è “grazie a Giorgio ho cominciato a suonare” e che grazie alla musica suonata in quel garage si sentiva meno solo. L’amico qualche tempo dopo si trasferì in un’altra zona di Roma ed i due si persero di vista. Ancora oggi, però, Fabrizio lo ricorda in ogni istante della sua carriera: “ogni volta che riesco ad ottenere un piccolo o un grande successo attraverso la mia chitarra, un pensiero va a lui”.

Fabrizio Moro

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