Caso Suarez, l’avvocato della rettrice respinge le accusa: “Esame regolare”

Caso Suarez: il legale della rettrice smentisce le presunte irregolarità nell’esame per l’ottenimento della cittadinanza italia.

Il sogno di mercato della Juventus targata Andrea Pirlo si chiama Luis Suarez. Il centravanti uruguaiano è fuori dal progetto di Ronald Koeman e del Barcellona, dunque cerca una squadra nella quale accasarsi. I bianconeri si sono fatti subito avanti, proponendo un ingaggio triennale a 10 milioni di euro più bonus. Tuttavia l’affare è stato complicato dalla nazionalità del forte calciatore sudamericano. La Juventus ha già occupati tutti i posti riservati agli extracomunitari, dunque per rendere il trasferimento possibile, l’attaccante doveva ottenere la cittadinanza italiana.

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Con il calciomercato agli sgoccioli, le procedure per l’ottenimento della cittadinanza andavano accelerate. Il calciatore ed il suo staff si sono messi all’opera per far sostenere l’esame di italiano a Luis il prima possibile. L’esame, infatti, è stato sostenuto e passato, ma ieri sono emerse delle intercettazioni che hanno gettato delle ombre sulla legittimità dello stesso. In queste la rettrice dell’Università di Perugia in cui è stato sostenuto l’esame parlava di mettere sui “giusti binari” lo studente. Frase che è stata interpretata come un tentativo di falsare la prova.

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Caso Suarez, il legale della rettrice smentisce l’accordo per far passare l’esame

In merito al presunto accordo raggiunto tra la rettrice e l’avvocato della Juventus, il legale della dirigente scolastica ha smentito quanto emerso nelle scorse ore. Secondo l’avvocato le frasi intercettate sono state male interpretate: “Quando viene detto che il calciatore doveva essere sul binario, il riferimento è al percorso formativo, non ad una scorciatoia per essere istruito a rispondere a delle domande”.

Lo stesso legale successivamente aggiunge che: “La professoressa Grego ha tenuto a precisare che il binario era inteso come iter educativo, come corso di studio”. Questo ha infine precisato che deve ancora esaminare tutte le pratica inerenti all’inchiesta, ma ribadisce: “Quella frase non è stata capita”.

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