Roma, incendio letale: donna muore carbonizzata nel suo letto

La polizia della Capitale investiga da questa notte sull’incendio che ha causato la morte di una donna e distrutto due appartamenti.

Intorno alle tre di questa notte i condomini di un palazzo in via Satrico, a Roma, sono stati svegliati dai disperati richiami degli agenti. Le forze dell’ordine hanno prima citofonato ed in seguito bussato ad ogni porta del condominio per allertare i residenti del pericoloso incendio che si era sviluppato al terzo piano del palazzo. Ancora assonati e scossi da quella sveglia inaspettata, i condomini hanno preso i primi vestiti che hanno trovato e sono usciti in strada.

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Mentre i residenti guardavano sconsolati le fiamme che uscivano dalle tre finestre e minacciavano di distruggere tutto, i vigili del fuoco hanno cominciato a lavorare per estinguere le fiamme e cercare di salvare le persone che abitavano nell’appartamento da cui è partito l’incendio. Purtroppo, però, le fiamme erano ormai troppo forti e si sono trovati davanti un muro di fuoco attraverso il quale era impossibile passare.

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Incendio letale in un palazzo romano: mistero sull’identità della donna deceduta

Le operazioni di spegnimento delle fiamme sono andate avanti per tutta la notte. Solo quando si è fatto giorno, infatti, è stato dato il permesso ai condomini di fare ritorno nei propri appartamenti. Sono due le case che sono state dichiarate inagibili, quella da cui è partito l’incendio e quella che si trova immediatamente sopra ad essa. Vittima delle fiamme è una donna la cui identità al momento non è stata appurata. Secondo i condomini si tratta di una donna anziana con problemi di salute che abitava da sola.

La polizia ha già contattato alcuni parenti che abitano negli Usa, così da poter effettuare il riconoscimento. Tuttavia potrebbe essere necessaria la prova del DNA per appurare l’identità della donna, le fiamme infatti hanno letteralmente spazzato via tutto. Gli agenti lavorano di concerto con i Vigili del Fuoco per comprendere l’origine delle fiamme. Una pista possibile è che la donna si possa essere addormentata con la sigaretta in mano, ma non viene escluso il cortocircuito né l’incendio doloso. Per verificarlo quest’oggi ci sarà un’ispezione del Nucleo investigativo antincendio.

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