Coronavirus, Sileri lancia l’allarme: “Preoccupato dai pranzi in famiglia”

Il viceministro Sileri si è detto preoccupato dai pranzi in famiglia e dalle cene tra amici che potrebbero far diffondere il coronavirus.

A fronte di una situazione epidemica preoccupante in Spagna, Francia e Inghilterra, in Italia al momento la diffusione del Covid-19 sembra essere sotto controllo. Il numero di positivi è aumentato a partire dalla metà di agosto fino ad assestarsi intorno ai 1500 casi giornalieri di media. Nonostante l’aumento di positivi, il numero medio di decessi è rimasto stabile (10-15 di media al giorno), ma sono aumentati leggermente i ricoveri in terapia intensiva e quelli negli altri reparti.

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I numeri al momento sono confortanti, ma questo non deve fare abbassare la guardia. Proprio in questo momento, infatti, bisogna mantenere l’attenzione alta ed evitare che la diffusione del Covid-19 torni sui livelli di marzo e aprile. Per farlo bisogna continuare a seguire le istruzioni, specialmente nei contesti familiari e conviviali. A sottolinearlo è stato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. Questo infatti ritiene che le situazioni più a rischio siano proprio quelle in cui ci si siede a tavola con familiari e amici.

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Coronavirus, Sileri invita a non abbassare la guardia in famiglia

Ospite di ‘Inblu Radio’, il viceministro ha ribadito quanto detto dalla virologa Ilaria Capua a ‘Di Martedì’, ovvero: “Gli ospedali nei mesi scorsi sono stati amplificatori della diffusione del virus, adesso non succede perché ci sono dei protocolli come nelle Rsa. Invece sono molto più preoccupato dai pranzi della domenica in famiglia e dalle cene con amici”. Il motivo di questa preoccupazione è semplice, in casa e con gli amici, specie se nessuno dei presenti ha manifestato i sintomi, si ritiene di essere al sicuro: “Molte persone pensano che il virus non se lo sono preso, questo è un errore che non dev’essere commesso”.

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