Perché in televisione non abbiamo bisogno di uomini come Davide Varriale

Davide Varriale è uno di “quegli” uomini. Le sue, sono parole che mai dovrebbero essere ascoltate. Davide Varriale è l’esempio puro di maschilismo, possessività, violenza psicologica. Davide Varriale è lì, su Canale 5. Ma l’unico posto in cui avrebbe diritto di stare è tra le mura della sua casa. Lontano, possibilmente, dalle donne che cerca disperatamente di controllare. 

Io ho il controllo sulla sua mente, le faccio dire e fare quello che voglio io. L’ho fatta togliere dai social, non la faccio andare in discoteca, niente palestra, niente amiche o usare costumi scoperti. Ogni tanto la faccio pure uscire con le amiche, ma poi le rovino la serata perché mi è stata sottratta”. Sono queste le parole pronunciate da Davide Varriale e andate in onda in prima serata su Canale 5. Lui, insieme con la sua fidanzata Serena, è uno dei concorrenti di Temptation Island, ossessionato quasi fino all’eccesso dalla voglia di controllare e possedere la sua compagna. Lui, in altre parole, è uno dei più disgustosi esempi di maschilismo e di ignoranza. Ce ne siamo accorti noi, telespettatori da casa, e se n’è accorta anche la tentatrice con cui Davide ha provato ad intavolare un discorso raccontandole dei divieti imposti alla consorte. E lei, visibilmente sconcertata, ha provato a farlo ragionale. “Se facesse lei lo stesso con te?”, ha domandato. “No, non lo permetterei”, ha continuato Varriale.

Già, perché in fondo Davide Varriale è un uomo troppo uomo, troppo maschio, per permettere di ricevere lo stesso trattamento che da e che sbandiera davanti alle telecamere, come fosse segno di riconoscimento, di fierezza, di forza maschia. Non si fa alcun problema, lui, a dire ciò che permette e non permette; a raccontare che, se Serena vuole uscire, lui certamente lo acconsente – come se ci fosse bisogno di un permesso. Salvo poi, aggiungere: “Però per il fatto che mi sia stato sottratto del tempo io gliela distruggo la serata”. Davide non è un uomo padrone, è un padrone e basta. Perché l’uomo non è questo. L’uomo, quello vero, è quello che lascia libero. L’uomo non è, non lo sarà mai, colui che vede nella sua lei una proprietà privata, un cane da addomesticare, un manichino da coprire. L’uomo non è colui che impone, ma colui che lascia. Non è colui che vieta, ma colui che permette aspettandosi rispetto. L’uomo, insomma, non è questo. Eppure di uomini così ne è pieno il mondo. Da violenza psicologica, a stalking, a violenza sulle donne è davvero un attimo. Ed è assurdo pensare che quest’attimo venga mostrato in prima serata in un reality.

Reality, che certo mostra una realtà. Ma che dovrebbe, quanto meno, scegliere di mostrare qualcosa di grave e assurdo e inconcepibile solo ed esclusivamente come forma di denuncia. Eppure, nessun intento di denuncia – almeno non in maniera diretta – è stato esplicitato, ed anzi le immagini e le frasi sono state mandate in onda così, senza alcun preavviso, senza alcuna parola, senza alcun invito alle donne di lasciarli, gli uomini così. Lasciateli, andate via, scappate. E certo non è facile, certo certe relazioni ti bloccano e ti aggrovigliano in qualcosa che sembra sempre più grande di te. Lo sa chi c’è passata. Certi uomini ti manipolano, ti privano arrivando a non farti sentire null’altro che un oggetto nelle mani che sembrano giuste. E invece sono mani che troppo facilmente arrivano a colpire, e invece sono bocche che si muovono per ferire. E invece sono divieti, schiaffi, limitazioni, disagi, accuse, offese, calci, pugni, occhi neri, morte.

Ci si aspetta, a questo punto, qualche parola da parte del reality di Canale 5; qualche parola da parte di Alessia Marcuzzi che si è sempre battuta per i diritti delle donne. Lei parlerà, dirà qualcosa, perché il popolo della rete è quello che oggi comanda la tv. Le lamentele del web non possono essere ignorate e dove c’è condanna, quasi unanime, stavolta, non può esserci muro. Il potere dei telespettatori è grande, così come grande è quella sensibilità che è stata ferita da parte di chi, da casa, ha rivisto in Davide Varriale l’uomo violento di turno. Di chi, da casa, ha rivisto in Davide una storia di sofferenza, di maschilismo, di assurdità. Davide Varriale è uno di “quegli” uomini. Le sue, sono parole che mai dovrebbero essere ascoltate. Davide Varriale è l’esempio puro di maschilismo, possessività, violenza psicologica. Davide Varriale è lì, su Canale 5. Ma l’unico posto in cui avrebbe diritto di stare è tra le mura della sua casa. Lontano, possibilmente, dalle donne che cerca disperatamente di controllare.

Chiara Feleppa

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