Pino Pagano, il contestatore dell’Ariston “maledice” Baudo: ecco perché

Pino Pagano, il contestatore dell’Ariston finito su tutti i giornali nel 1995, ammette i suoi errori: “Baudo, non t’avessi mai incontrato”.

Correva l’anno 1995 quando Pino Pagano minacciò di suicidarsi dalla balconata dell’Ariston davanti a 17 milioni di italiani. Oggi, ultrasessantenne e con un polmone in meno, l’autore di quel gesto si morde le mani: “Feci una cazzata di cui mi pento”. L’uomo che, nel bene e nel male, ha segnato un pezzetto della nostra storia pop vive con 280 euro di pensione di invalidità e parecchi rimpianti…

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I rimorsi di Pino Pagano

Quella sera Pippo Baudo intervenne personalmente: salì per andare a prendere Pino Pagano e tirarlo giù, in uno slancio di eroismo dal sapore un po’ trash, tra gli applausi ma anche le espressioni di scetticismo del pubblico. Il gesto del contestatore fu poi emulato da molti altri.

“Ho fatto scuola…”, ha dichiarato Pino Pagano tempo fa, intervistato da Vanity Fair, dalla sua Castelmaggiore, paese a un chilometro di Bologna in cui ha sempre vissuto. Lui però non guarda più il Festival: “Ne ho fin sopra i capelli”. E ammette: “Feci una cazzata di cui mi sono pentito. Potessi tornare indietro, non la farei più”. Salì su quella balconata perché “cercavo un trampolino di lancio” e “volevo diventare famoso, farmi conoscere”.

E in parte ci è riuscito: “Ho fatto qualche soldino con ospitate nei locali. Ho prodotto un disco con Umberto Maggi, ex bassista dei Nomadi”. Ma è durata poco… “Nel 2000 ho avuto un tumore, mi hanno tolto un polmone, e non ho più lavorato. Ci ho anche provato, ma ormai sono vecchio e malato”. E se rivedesse Pippo Baudo gli direbbe solo: “Non t’avessi mai incontrato…”.

EDS

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