Chef Vissani: “Conte ha preso in giro i ristoratori. Lo portiamo in tribunale”

Lo chef Gianfranco Vissani ritiene che la sua categoria è stata presa in giro dal premier Conte e minaccia la denuncia.

Lo chef Gianfranco Vissani, una stella Michelin, è stato intervistato da Libero e ha parlato della categoria dei ristoratori e di come sono stati trattati durante l’emergenza sanitaria per il Coronavirus.

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Il cuoco di 69 anni si è scagliato contro la gestione da parte del governo Conte della pandemia e di come hanno trattato la categoria dei ristoratori: “Io credo semplicemente che ci dobbiamo vergognare. Dobbiamo ricevere ancora i soldi della cassa integrazione. Avevo dipendenti che prendevano 1.200 euro al mese e si sono ritrovati con 400: una persona come fa a vivere così? Come lo paga il mutuo, l’affitto, le bollette?“. “La verità è che Conte ha tagliato fuori l’imprenditoria. Per me sarebbe stato meglio fare un anno bianco. Tasse sospese almeno fino all’anno prossimo. Poi nell’inverno 2021 se ne sarebbe riparlato“, queste le parole dello chef Vissani.

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“Siamo stati presi in giro da Conte”, parola dello chef Vissani

Conte ci ha presi un po’ troppo in giro. E anche Rutte, quello dell’Olanda. Ma che Europa è questa? Se l’Europa dev’essere unita, sia come gli Stati Uniti d’America: non solo unione economica, anche leggi uguali per tutti. Così non essendo, mi sento di dire che l’Unione europea, per come la conosciamo oggi, è un fallimento. Solo Draghi ci poteva salvare. Se fosse stato presidente del Consiglio, ci avrebbe aiutato non poco. Ora invece con l’associazione Ristoritalia, di cui sono presidente onorario, sto pensando a una class action contro il governo“, rende noto lo chef Gianfranco Vissani. “I nostri diritti sono stati calpestati. I diritti elementari, quelli umani. I bonus, i 600 euro sono stati solo manovre dal sapore elettorale. Ora, a settembre e ottobre, si apre un buco: c’è gente che non sa come farà a sopravvivere. È di loro che mi preoccupo“, conclude.

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