Donna gravemente malata pensa al suicidio, ma trova una cura miracolosa

Una donna affetta da fibrosi cistica ha pensato al suicidio dopo lo scoppio della pandemia di Covid, ma ha trovato una cura miracolosa.

Sin da bambina Jennie Thorton ha dovuto convivere con la fibrosi cistica, una malattia genetica per la quale non c’era una cura e a causa di cui chi ne è affetto muore solitamente in giovane età. L’infanzia di questa donna, dunque, è stata rovinata dalla consapevolezza che sarebbe potuta morire da un momento all’altro. Inoltre, la vita è stata condizionata dalle complicazioni che questa patologia causa.

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Avendo un’efficienza polmonare del solo 30%, Jennie non riesce a camminare a lungo, ha il fiato corto ed è dunque costretta ad usare una sedia a rotelle. La donna è costretta a continui controlli ospedalieri e non può praticamente fare nessuna attività sportiva o di svago senza che qualcuno l’accompagni. Stanca di quella vita, la donna nel 2013 ha pianificato il proprio suicidio assistito. Quando le sue condizioni sarebbero peggiorate al punto da costringerla a rimanere attaccata ad un respiratore tutto il giorno, avrebbe compiuto il gesto estremo.

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Donna affetta da fibrosi cistica “rinasce” con una cura miracolosa

Ad inizio 2020 Jennie pensa che sia giunto il suo momento. La diffusione della pandemia l’ha spaventata e sin dal primo momento ha chiarito con i genitori che se avesse preso il Covid non voleva lottare per la propria vita. Proprio in quel periodo, tuttavia, Jennie ha vissuto una svolta inaspettata. Da tempo era nella lista dei pazienti ammessi alla sperimentazione del medicinale per la fibrosi cistica Kaftrio e in marzo è stata ammessa alla cura sperimentale.

In pochissime settimane la vita di Jennie è radicalmente cambiata: “Sapevo di essere in lista per il farmaco e quando in marzo è arrivato ho cercato di non alimentare troppo le mie speranze. I risultati, però, sono stati quasi istantanei. Tutta la mia famiglia era con me in giardino quando ho preso la prima pillola alle 10:30 di un sabato mattina. Alle 16:30 la tosse che mia aveva accompagnato per tutta la vita era scomparsa. In due settimane la funzionalità dei miei polmoni è salita al 60%, ho preso 4,5 chili e non mi sentivo più senza fiato ed esausta. In breve non sento più che sto per morire”.

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