Covid-19, infezioni Europa: “Tornati sui livelli di marzo”

Il Covid-19 preoccupa l’Europa, in una recente intervista il capo dell’agenzia della sanità pubblica Ue ha dichiarato che si è tornati sui livelli di marzo.

Ormai è chiaro che la diffusione del Covid-19 in Europa è tornata ad aumentare. I Paesi che stanno vivendo un ritorno più deciso dell’infezione sono la Spagna e la Francia. Nel territorio iberico nelle ultime 24 ore sono stati registrati circa 2.700 nuovi positivi, ancora più ingente il numero in territorio transalpino dove i casi di nuovi positivi hanno sfiorato i 5000. Registrato un aumento cospicuo anche in Gran Bretagna, Germania e Italia, dove però la situazione appare leggermente meno complessa che altrove.

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Se i numeri di positivi sono in aumento costante, lo stesso non è successo per il numero di ricoveri e di malati gravi. Questo perché la nuova ondata di infezione ha colpito una fascia più giovane della popolazione. Se a marzo-aprile l’età media dei positivi era sui 60 anni, adesso si è abbassata intorno ai 29 anni. L’evolversi della malattia nei giovani è solitamente più mite, ma questo non esclude il rischio di peggioramenti repentini di salute nei singoli e soprattutto di diffusione capillare all’interno delle famiglie.

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Covid-19, l’allarme di Andrea Ammon: “Raggiunti i livelli di marzo”

Appare evidente che bisogna mantenere la cautela ed affidarsi alle norme che i governi nazionali hanno diffuso per evitare che il virus torni a diffondersi in maniera letale. Oggi, infatti, i numeri di malati gravi e di decessi sono ben al di sotto di quelli dei mesi della prima diffusione acuta e bisogna mantenerli su questa soglia. Anche perché i livelli di diffusione hanno già raggiunto numeri importanti.

A confermarlo è il direttrice dell’agenzia di sanità pubblica dell’Unione Europea Andrea Ammon. Questo ha spiegato che sono già stati raggiunti i livelli di diffusione del virus che c’erano ad inizio marzo, quando la pandemia ha colpito la prima volta l’Europa. Quindi ha aggiunto: “Il virus non ha dormito durante l’estate. Non è andato in vacanze”. Infine ha spiegato che attualmente ci sono 46 positivi su 100.000 persone in tutta Europa.

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