Trump difende il 17enne che ha ucciso 2 persone a Kenosha: “Legittima difesa”

Donald Trump non ha condannato le azioni del 17enne che ha ucciso due persone durante la manifestazione a Kenosha.

Tutti i media e la popolazione americana si attendevano una netta presa di posizione di Donald Trump sulla sparatoria avvenuta a Kenosha. Nella città statunitense si protestava per quanto accaduto a Jacob Blake, l’afroamericano rimasto paralizzato dopo che un poliziotto gli ha sparato sette volte alla schiena. In contrasto con i manifestanti, il 17enne Kyle Rittenhouse si è presentato armato, ha ucciso due persone e ne ha ferita una terza.

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Nelle scorse ore i media americani hanno chiesto al presidente Usa il perché non avesse pubblicamente condannato le azioni del 17enne e questo ha risposto: “Stiamo valutando le sue azioni ma avete visto il video. Lui stava cercando di scappare dai manifestanti, suppongo, ed è caduto e lo hanno attaccato molto violentemente. Probabilmente lo avrebbero ucciso”. Insomma secondo Donald Trump si sarebbe trattato quasi sicuramente di legittima difesa. Intanto gli investigatori stanno raccogliendo informazioni utili alle indagini e al processo in cui si dovrà proprio stabilire l’entità del reato commesso da Kyle. Al momento il giovane si trova in carcere con le accuse di duplice omicidio e tentato omicidio.

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Trump difende Rittenhouse, i video della sparatoria

Video di quanto accaduto quel giorno ne sono emersi due. Nel primo Rittenhouse sta scappando da un manifestante di 36 anni, Joseph Rosenbaum, che gli lancia contro qualcosa (un sacchetto di plastica?) ma non lo prende. Per tutta risposta il 17enne gli spara cinque colpi e lo uccide. Il secondo video, quello a cui si riferisce Trump, mostra il momento in cui l’adolescente cade mentre è inseguito dai manifestanti. La ripresa è successiva al primo omicidio ed è proprio quanto fatto che scatena la reazione dei manifestanti.

A quel punto i manifestanti hanno cercato di disarmarlo. Qualcuno ha cercato di colpirlo con uno skateboard, ma lui gli ha sparato nel petto e lo ha ucciso. Poi ha sparato ad una terza persona, ferendola al braccio. I legali del giovane puntano tutto sulla legittima difesa, tesi abbracciata anche dal presidente Usa. Intanto il principale avversario di Trump alle prossime elezioni, Joe Biden, risponde in questo modo alle sue dichiarazioni sulla sparatoria: “Non vuole portare luce, vuole generare altra rabbia, sta alimentando la violenza nelle nostre città. Non può fermare le violenze perché per anni è lui che le ha fomentate”.

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