Billionaire: alcuni dipendenti si sentivano male prima di ferragosto

Secondo una ricostruzione effettuata da ‘Repubblica’, i primi segnali del possibile focolaio al Billionaire risalgono al 12 agosto.

Il mese di agosto è stato caratterizzato da un ritorno dei contagi da Coronavirus in tutte le regioni d’Italia. Ad essere colpita in particolar modo è stata la Sardegna, regione che durante la prima ondata di Covid-19 aveva registrato poco più di 1000 casi e che nelle ultime due settimane ne ha registrati 546. Questa diffusione così rapida è sicuramente dovuta alla stagione estiva e alla presenza sul territorio di tantissimi turisti. Non a caso i focolai sono tutti concentrati nel nord dell’isola, la zona della Costa Smeralda e dei locali di lusso.

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Uno dei locali al centro dei riflettori per questa improvvisa diffusione del virus è il Billionaire di Flavio Briatore. Proprio all’interno del noto locale, infatti, sono stati registrati un centinaio di casi, il che lo rende uno dei focolai attivi sull’isola. Sul come sia possibile che una cosa del genere sia accaduta sta indagando la Procura di Tempio Pausania, al momento senza ipotesi di reato o possibili indagati.

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Billionaire: dipendenti malati già prima di Ferragosto

Nei giorni scorsi sono emerse le immagini della sala, in cui è possibile vedere come i clienti del Billionaire non rispettassero nessuna norma di sicurezza. Non c’era distanziamento e nessuno indossava la mascherina. A favorire un simile comportamento c’era sicuramente la tipologia di serata, visto che dopo la cena spettacolo veniva lasciato spazio ad un dj set che andava avanti per tutta la notte.

In linea di massima i dipendenti della struttura hanno rispettato le norme di sicurezza, indossando guanti e mascherina, sanificando tutte le superfici e facendo rispettare quando possibile le distanze. Tuttavia secondo quanto emerge da un articolo di ‘Repubblica‘, le serate sarebbero dovute finire prima di Ferragosto. Pare infatti che il 12 uno dei camerieri abbia accusato febbre e sintomi attribuibili al Coronavirus. Il dipendente è stato messo in isolamento e sottoposto al test sierologico.

Il giorno seguente altri tre colleghi manifestano gli stessi sintomi.  Se così fosse, per sicurezza il locale doveva essere chiuso ed invece le serate sono continuate sino al 17 agosto. Nel frattempo i sierologici richiesti per i dipendenti avevano dato esito negativo, ma i medici non erano convinti ed hanno richiesto il tampone. Il quotidiano ha ricostruito la vicenda basandosi sulle testimonianze del personale, il che rende questa ricostruzione utile anche alle indagini che sono al momento in corso. Il resto è storia recente, con 58 dipendenti positivi al Covid e chissà quanti clienti che hanno partecipato alle serate.

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