Angelo Vassallo, chi era il sindaco pescatore ucciso nel 2010

Angelo Vassallo è stato il sindaco del comune di Pollica, ucciso in un attentato la cui sospetta matrice camorristica è tuttora oggetto di indagini. 

“Lo stato siamo noi. Sono i paesi che fanno il Paese: la vera ricchezza è il luogo in cui si vive”: era questo il motto di Angelo Vassallo, sindaco di un piccolissimo comune campano che oggi viene ricordato come un eroe. Conosciamolo più da vicino.

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L’identikit di Angelo Vassallo

Nato a Pollica (Salerno) il 22 settembre 1953, Angelo Vassallo è stato sindaco di Pollica, località in provincia di Salerno, per tre mandati: dal 1995 al 1999, dal 1999 al 2004 e dal 2005 al 2010. Nel 2010 si era presentato per un quarto mandato: unico candidato, era stato rieletto il 30 marzo con il 100% dei voti.

Esponente del PD, in passato era stato anche consigliere provinciale a Salerno e oltre alla carica di sindaco ricopriva quella di presidente della Comunità del parco, organo consultivo e propositivo dell’ente Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Già Presidente della Comunità Montana Alento Monte Stella, era inoltre vicepresidente delle ‘Città slow’, aderenti al manifesto dell’associazione Slow Food.

Nel 2009 Angelo Vassallo si era fatto promotore della proposta di inclusione della dieta mediterranea tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità, proposta accolta dall’Unesco il 16 novembre 2010 a Nairobi. La delegazione del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, presente in Kenya per la proclamazione, ha dedicato il riconoscimento al suo promotore. Vassallo ha poi fondato il “Centro studi per la Dieta Mediterranea”, con sede nel castello dei principi Capano di Pollica.

Noto come il “sindaco pescatore” per il suo passato di pescatore e per l’amore per il mare e la terra, che nella sua attività di amministratore lo aveva sempre guidato, e ambientalista convinto, Vassallo era molto amato dai suoi concittadini. Tra le sue opere che vanno ricordate non può mancare il “Museo vivo del mare”, istituito nella frazione di Pioppi presso il castello di Vinciprova.

Da non dimenticare, poi, le sue ordinanze singolari. Nel gennaio 2010 ne firmò una che prevede una multa fino a mille euro per chi viene sorpreso a gettare a terra cenere e mozziconi di sigarette. Un esempio che la dice lunga sul suo rigore nel rispetto della legge per mantenere intatta la bellezza di uno dei comuni più caratteristici del Cilento.

Ed è soprattutto grazie al suo impegno che le acque di Pollica sono state le più premiate negli anni, con le 5 vele – massimo riconoscimento – della Bandiera Blu di Legambiente e Touring club, e Pollica è stata ripetutamente proclamata regina d’Italia.

La sera del 5 settembre 2010, mentre rincasava alla guida della sua auto, Angelo Vassallo è stato barbaramente assassinato per mano di uno o più attentatori, tuttora ignoti. Ma l’eredità del sindaco pescatore, ricordato ogni anno il 21 marzo nella Giornata della Memoria e dell’impegno di “Libera”, è più viva che mai.

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EDS

 

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