Briatore, post scioccante dell’assessore del PD: “Giustizia divina”

L’assessore del Comune di Bologna Claudio Mazzanti ha commentato con delle frasi decisamente inappropriate la positività di Briatore.

Ieri il quotidiano ‘L’Espresso’ ha annunciato la presunta positività da Coronavirus di Flavio Briatore. La notizia ha generato clamore mediatico anche perché l’imprenditore nei giorni precedenti era stato al centro delle polemiche per le affermazioni sul Covid e sulla decisione del governo di chiudere le discoteche. Sebbene lo staff del proprietario del Billionaire abbia parlato di un ricovero per un check up generale, in serata sia ‘L’Espresso‘ che ‘Il Fatto Quotidiano‘ hanno confermato le voci secondo cui il ricovero sarebbe dovuto alla contrazione del Covid.

Leggi anche ->Coronavirus, torna a parlare Briatore: “Ho soltanto la prostatite!”

In queste ore lo stesso Briatore ha smentito il ricovero per Covid, ai microfoni del ‘Corriere’ ha infatti dichiarato: “Ho solo una prostatite forte, domenica sera sono andato al San Raffaele a Milano e mi hanno ricoverato”. Tuttavia a fare rumore non è tanto la diffusione della notizia sulle cause del ricovero, quanto le parole che l’assessore del Comune di Bologna Claudio Mazzanti ha utilizzato per commentare la presunta positività.

Leggi anche ->Come sta Flavio Briatore, polemiche per il ricovero fuori dal reparto Covid

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Briatore, il post scioccante dell’assessore del PD: “Giustizia divina”

Il politico del PD, infatti, in un post sulla presunta positività dell’imprenditore ha scritto: “Al mondo c’è una giustizia divina, vi ricordate cosa diceva Briatore sul Covid?”, esordisce Mazzanti per poi aggiungere: “‘tutte invenzioni’, contro il governo che applica misure di tutela contro la pandemia, contro i sindaci che facevano chiudere le discoteche quando non rispettavano le norme di sicurezza”. In conclusione il politico poi ha scritto: “Ecco il risultato: 60 contagiati al Billionaire, più lui che, giustamente, se l’è preso il Covid, adesso vedrete farà meno lo sbruffone”.

La condanna per le parole utilizzate dal politico emiliano è stata unanime. Non solo gli esponenti di destra, ma anche i colleghi di partito si sono dissociati dalle sue affermazioni, giudicandole indifendibili. Davide Di Noi (PD), ad esempio, ha commentato in questo modo le esternazioni del collega: “Sono inqualificabili, a maggior ragione perché provengono da chi dovrebbe dare il buon esempio in un momento difficile per il nostro Paese, in cui non sentiamo proprio il bisogno di queste polemiche e di questi pensieri in libertà”. Lo stesso conclude dicendo che a suo avviso il collega dovrebbe scusarsi e chiedere le dimissioni dall’incarico.

Impostazioni privacy