Si chiamava Nora la ragazza morta a soli 15 anni e ritrovata priva di vita nella giungla malese nel corso di una vacanza. La vicenda.
È trascorso un anno dalla tragica vicenda inerente una ragazza morta nella giungla della Malesia, dove venne ritrovata cadavere senza vestiti addosso. Lei si chiamava Nora Quoirin ed era in vacanza in un resort dello stato del Sud-Est Asiatico assieme alla famiglia.
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Dopo la sua scomparsa, a distanza di 10 giorni, i soccorritori che parteciparono alle ricerche trovarono il corpo. Lei aveva soltanto 15 anni ed era di doppia nazionalità francese ed irlandese. Un ufficiale di polizia sostiene però che l’adolescente si sia allontanata di sua spontanea volontà, fuggendo dal bungalow dove pernottava uscendo da una finestra. Lo dimostrerebbe il chiavistello rotto che di solito serve per tenere serrate le imposte. Proprio per questo motivo le forze dell’ordine hanno svolto una perizia su quella stessa finestra. La famiglia della ragazza morta ritiene che ci sia qualcosa di delittuoso alle spalle di tutto questo, ma la giustizia malese non è della stessa idea.
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Ragazza morta, per i genitori si tratta di un delitto
Meabh e Sebastien Quoirin, che hanno combattuto per evitare l’archiviazione dell’inchiesta e che dovrebbero testimoniare tramite collegamento video, hanno affermato che la loro figlia non si sarebbe mai allontanata da sola. Ma la polizia locale non ha trovato alcun indizio in merito ad un rapimento o a qualche atto di violenza. E non era arrivata alcuna telefonata di riscatto, come invece avviene di solito, sempre a detta delle autorità malesi. Le ricerche di Nora vennero condotte con elicotteri, cani molecolari e centinaia di persone tra forze dell’ordine e volontari. Il tutto si concluse purtroppo con il drammatico rinvenimento del corpo della 15enne, a circa un chilometro e mezzo di distanza dal resort, presso un ruscello.
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Tantissimi gli interrogatori in agenda
L’autopsia aveva portato al sorgere di una emorragia interna capitata all’incirca una settimana dopo la sua scomparsa. La morte di Nora sarebbe da additare all’inedia, con la ragazza letteralmente morta di fame. C’erano anche dei graffi sulle sue gambe, ma assolutamente non letali, secondo il medico legale. Dopo un anno si dibatte ancora del caso in tribunale. Sono previsti decine di interrogatori, con almeno 60 persone che verranno sentite in tribunale. Nel frattempo l’inchiesta procede.
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